Difesa del territorio: ricominciare dai giovani capaci di dare all’Italia un modello di comportamento

“I geologi sono disponibili ad un’azione di “volontariato” in difesa dell’ambiente aderendo al progetto di Legambiente, a tutela del territorio e della sicurezza dei cittadini. E’ chiaro però che non possiamo dare ai giovani una sensazione di costante precariato, ma dobbiamo investire su di loro per formare una coscienza del territorio”. Lo ha affermato, Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, sposando pienamente il progetto di Legambiente riguardante la realizzazione del “Servizio volontario per la prevenzione del rischio idrogeologico”.

“In questi giorni, proprio dalle zone alluvionate, dalla Liguria, dalla Sicilia, dalla Toscana  – ha proseguito Graziano –  sono arrivate immagini particolarmente significative. Abbiamo visto tanti giovani che erano all’opera e abbiamo visto il come si sia mobilitata la parte migliore del Paese con volontari  intervenuti per dare una mano. Questi ragazzi hanno scavato il fango, hanno aiutato a pulire e sono intervenuti anche nelle situazioni più delicate dando una mano importante. Credo che l’Italia debba cominciare da loro. Credo che questo Paese abbia il dovere di investire in questa nuova generazione, che vuole conoscere e sapere, ma che soprattutto è capace di creare nuovi modelli di comportamento che sensibilizzino tutta l’opinione pubblica al rispetto per l’ambiente. Dunque il Consiglio Nazionale dei Geologi aderisce al progetto di Legambiente di mobilitazione temporanea di 10.000 giovani in difesa e per la manutenzione dei nostri corsi d’acqua, necessariamente supportati e coordinati dagli esperti del territorio.  Alluvioni, frane, dissesto idrogeologico: dovremo ormai convivere con questi eventi climatici estremi che come detto anche da Vittorio Cogliati Dezza, non sono più fenomeni eccezionali. Dovremo conviverci così come accade in altri Paesi. Dobbiamo iniziare dai giovani rendendoli parte attiva di una rete del volontariato in difesa del territorio”. 

Roma, 2 dicembre 2011