Dissesto idrogeologico Sicilia. Geologi in prima fila

Orifici  : “Il nubifragio di ieri ha causato ingenti danni nelle province di Catania e di Messina . Ben 24 geologi hanno svolto attività di presidio territoriale idrogeologico. La loro presenza sul territorio , nelle lunghe ore di pioggia , ha messo le autorità nelle condizioni di gestire al meglio l’emergenza” .

“Il nubifragio di ieri ha causato ingenti danni nelle province di Catania e Messina. Ben 24 geologi, in ottemperanza a quanto previsto dalla convenzione in atto fra Ordine dei Geologi di Sicilia e Dipartimento Regionale di Protezione Civile, hanno svolto attività di presidio territoriale idrogeologico. La loro presenza sul territorio, nelle lunghe ore di pioggia, ha messo nelle condizioni la Protezione CivileRegionale ed i sindaci di gestire al meglio l’emergenza . Nel messinese si sono registrati numerosi smottamenti lungo la viabilità principale. Alcune strade sono state chiuse al transito . A Catania sono stati tanti gli allagamenti segnalati”. E’ la cronaca di chi il dissesto idrogeologico lo guarda dritto in faccia cercando di limitarne i danni , come Michele Orifici , Coordinatore dei geologi della provincia di Messina e Consigliere Nazionale dei Geologi  ( CNG). Un impegno in prima linea , come in prima linea è il Consiglio Nazionale dei Geologi nel ribadire costantemente l’importanza della prevenzione e dei presidi territoriali.

”Il CNG, a seguito dell’Accordo di Collaborazione stipulato col Dipartimento di Protezione Civile, sta svolgendo su tutto il territorio nazionale la propria attività di divulgazione del modello di “presidio territoriale idrogeologico” – ha proseguito Orifici –  rappresentandone l’efficacia mediante l’illustrazione dei risultati raggiunti sul campo.

In molte regioni, oltrela Siciliadove il sistema è già collaudato, è già in corso una proficua collaborazione fra ordini dei geologi e protezione civile per il perseguimento di questo obiettivo di previsione e prevenzione dai rischi idrogeologici. Ribadiamo con forza l’importanza della prevenzione”.

Roma, 23 febbraio 2012

il Comunicato Stampa in pdf