Appello al Governo Monti per la geotermia in Italia

Graziano : “In Italia si all’energia geotermica ma  nel pieno rispetto dell’ambiente. Si potrebbe coprire parte del fabbisogno nazionale soprattutto durante l’inverno”  .

Sottoscritto con gli operatori del settore il  Documento – appello al Governo Monti

Grassi : “L’Italia è ancora distante dal resto d’Europa”

Promozione della geotermia e semplificazione delle procedure autorizzative; uniformità delle norme nazionali e facoltà delle Regioni di ulteriori procedure sulla base del contesto territoriale di riferimento; qualità degli impianti e qualifica degli installatori ; necessità di adeguate conoscenze geologiche ed approfondimenti progettuali : questo è l’appello al Governo Monti che proviene dal Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e dall’Unione Geotermica Italiana (UGI) , contenuto  nel documento congiunto a firma anche dell’Associazione Nazionale Impianti Geotermici , dell’Associazione Nazionale Ingegneri Minerari , dell’Associazione Nazionale Imprese Specializzate in Indagini Geognostiche , della GEOHP, consorzio di imprese specializzate in geotermia  ed elaborato al termine del tavolo di lavoro tenutosi a Roma presso la sede del CNG.

“Gli eventi di questi giorni hanno riacceso i riflettori sulla necessità di sviluppare in Italia anche le fonti alternative – ha affermato Gian Vito Graziano, presidente del CNG –  quale la geotermia a bassa entalpia più comunemente nota come sistema di impianti termici  che d’inverno riscaldano gli edifici  traendo calore  dal sottosuolo ed invece d’estate li raffreddano cedendo  calore  . Tale tecnologia potrebbe fornire un contributo davvero rilevante a questo Paese producendo  energia termica in grado di  soddisfare parte del fabbisogno nazionale durante il periodo invernale ed anche rinfrescamento degli ambienti d’Estate con notevoli vantaggi energetici , ambientali ed economici  che gioverebbero molto soprattutto in questo periodo di crisi, alle istituzioni ed alle famiglie.  Pensiamo ad esempio agli edifici pubblici , in particolare alle scuole e non solo.  Dunque bisognerebbe sviluppare questa tecnologia e farlo tenendo conto di quella che è la formazione geologica del nostro territorio,  nel pieno rispetto dell’ambiente. Diciamo si alla geotermia a bassa entalpia ma con un regolamento che disciplini il procedimento autorizzativo  al fine di rendere compatibile l’uso delle risorse geotermiche con l’ambiente naturale.” 

Ed ecco che su iniziativa del CNG e dell’Unione Geotermica Italiana è stato redatto un documento che vuole essere un punto di riferimento per l’emanazione di nuove normative in materia.

 “L’Italia è ancora lontana dal resto d’Europa  – ha affermato Walter Grassi , Presidente dell’ UGI – e dai livelli registrati nel Sud America. Nel nostro Paese  è  poco diffuso l’utilizzo della geotermia a bassa entalpia  cioè del sistema di impianti di climatizzazione con pompe di calore geotermiche. Il gap  è derivato da un ritardo nella conoscenza della tecnologia da parte di professionisti e operatori e dalla mancanza di un quadro di riferimento normativo e autorizzativo nazionale e regionale. In questo contesto gli operatori del settore attendono l’emanazione del decreto ministeriale attuativo del D.Lgs. 28/2011 che deve indicare le prescrizioni per la posa  in opera degli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, ovvero sonde geotermiche, destinati al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici, e individuare i casi in cui si applica la procedura abilitativa semplificata (PAS) di cui all’art. 6 del Dlgs. n. 28/2011. Il documento congiunto vuole rappresentare un riferimento per l’emanazione di tale decreto che  deve essere emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di intesa conla Conferenza unificata”.

Roma, 24 febbraio 2012

il Comunicato Stampa in pdf