Abusivismo e legalità

Abusivismo e legalità

di Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi

Nonostante le migliaia di terremoti, i continui eventi alluvionali e le migliaia di frane che ogni anno interessano il nostro territorio fortemente vulnerabile, una parte della nostra classe politica, poco illuminata ma per fortuna numericamente esigua, continua a pensare e a volte persino a proporre una ennesima legge di condono edilizio.

Il paradosso è che alla base di queste proposte si pongano le entrate fiscali  che il Paese otterrebbe dal condono, con un riscontro in termini economici che dovrebbe essere positivo. Questo malcostume danneggia invece non solo l’economia, ma anche il territorio ed il paesaggio ed il patrimonio che essi rappresentano.

Senza contare gli effetti disastrosi, sotto il profilo sociale e culturale, del mancato rispetto delle regole.

Nel nostro Paese l’abusivismo edilizio ha assunto proporzioni di scarso paragone con altre realtà continentali, giungendo ad assumere una rilevanza sociale, che in certe aree, ed è questo il campanello d’allarme più grave, viene percepita al limite dell’ordinarietà. In queste stesse aree la percezione di illegalità del fenomeno è estremamente bassa, al punto che il reato commesso non comporta neanche una riprovazione sociale.

E’ probabile che questa bassa percezione sia anche connessa alle rilevanti quote di popolazione che vi hanno avuto coinvolgimento, perché che non sempre l’abusivismo ha avuto una connotazione meramente speculativa, esistendo anche un limitato “abusivismo di necessità”, riferito a quelle persone che con i risparmi di una vita passata magari all’estero si sono costruiti una casa al proprio paese. Ma è sotto gli occhi di tutti che il fenomeno ha riguardato una serie immensa di speculatori, che hanno usato violenza sul territorio in un contesto di riprovevole lasciar fare.

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