Danni ed emergenze

Dalle persone ai beni archeologici. Ancora morti, danni e devastazioni. I temporali mettono in evidenza quelle che semplicemente sono le problematiche di un territorio fragile massacrato negli anni e la mancanza di una politica di prevenzione.

“Quanto sta accadendo in Italia non è solo colpa dei cambiamenti climatici ma anche della carenza di gestione del territorio. I temporali, le piogge stanno semplicemente mettendo in evidenza la fragilità del territorio, la sua cattiva gestione, la mancata manutenzione e l’assenza di una politica di prevenzione. Ieri la Sardegna, le Marche, oggi l’Abruzzo e domani?”. Duro il commento di Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. “Inoltre come testimoniato dai numerosi eventi che ormai si ripresentano purtroppo puntuali ad ogni pioggia, siamo dinanzi anche alla carenza di un sistema di drenaggio vecchio – ha continuato Graziano – superato. Dunque andrebbe rivisto l’intero sviluppo delle nostre città. Andrebbe creata una rete di prevenzione, andrebbe fatta la manutenzione di un territorio letteralmente massacrato in questi anni. Qualora non fossero ancora chiari i termini del dissesto idrogeologico  i geologi hanno il dovere morale di non abbassare la guardia”.

Non solo danni a persone ma “oggi piangiamo anche la caduta di pezzi importanti della nostra storia – ha concluso Graziano – della nostra cultura, dei nostri beni archeologici che andrebbero messi al sicuro”.  

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