Messa in sicurezza delle scuole

 

Graziano: “In Italia moltissime scuole sono vecchie, costruite prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche, molte altre ricadono in aree a rischio sismico e/o idrogeologico. Quello compiuto dal Governo Renzi deve essere solo il primo passo. Stiamo andando finalmente nella direzione da anni indicata dai geologi”.

“La scuola è il biglietto da visita di una nazione e per l’Italia non è certo un bel biglietto da visita, se solo si pensa che il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilità, che molte sono state costruite prima del 1974, anno in cui entrarono in vigore le norme antisismiche e che una buona percentuale risale a prima del 1900. La situazione dell’edilizia scolastica in Italia è drammatica, soprattutto al Sud, per cui bene ha fatto il Governo Renzi  a  cercare di dare priorità alla sicurezza delle scuole. Ma che questo sia solo l’inizio”. Lo ha affermato oggi Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.

“La sicurezza degli edifici scolastici deve essere infatti una priorità – ha proseguito Graziano –  un Piano nazionale di edilizia scolastica è immediatamente necessario  e contribuirebbe all’auspicata ripresa economica del Paese. Sono troppe le scuole che, in tutte le regioni d’Italia, necessitano di una urgente messa in sicurezza. Sono ben 27.920 gli edifici scolastici che ricadono in aree ad elevato rischio sismico, di cui 4.856 in Sicilia, 4.608 in Campania, 3.130 in Calabria, 2.864 in Toscana, 2.521 nel Lazio. Esprimiamo quindi soddisfazione per questo primo passo del Governo, che va nella direzione da anni indicata dai geologi, sperando che si prosegua nella strada della progressiva messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio, perché ad avere bisogno di cure, oltre alle scuole, ci sono tantissime strutture pubbliche, per non parlare dei centri storici”.  

Il Comunicato stampa in formato pdf