In ricordo di FLORIANO VILLA

Floriano Villa, sposato con Renata Cucco e padre di cinque figli, Nicoletta, Silvia, Michele, Veronica e Alessandro, è nato a Seregno nel 1930 e nel 1954 si è laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Milano con il prof. A. Desio, si è spento la sera del 22 agosto 2014 nella sua casa di Milano.

Nel corso del suo impegno accademico è stato:

  • Assistente di ruolo di Geologia Applicata presso il Politecnico di Milano mentre il prof. Ardito Desio era in Karakorum per salire la vetta del K2 nel 1954.
  • Professore di Micropaleontologia presso l’Istituto di Geologia dell’Università di Pavia.
  • Professore di Geologia Regionale presso l’istituto di Geologia dell’Università di Milano.
  • Professore a contratto di Geologia Ambientale all’Università di Venezia Ca’ Foscari.

L’amore per l’ambiente naturale e per le montagne, testimoniato negli anni giovanili dalla militanza nel movimento scout e da numerose ascese alpinistiche, tra cui una prima salita, così come la passione per le diverse forme del territorio naturale, hanno caratterizzato non solo la sua professione di geologo e di docente universitario, ma anche il suo impegno civile e culturale.

Nelle sue attività, svolte su tutto il territorio nazionale e anche internazionale, ha sempre saputo mantenere uno stretto legame con la sua città, Milano, e con la Lombardia.

Ha tenacemente sostenuto l’importanza della cura del territorio, proprietà e patrimonio di tutti, e la necessità di realizzare i più adeguati progetti per un’efficace politica di prevenzione dei rischi, volta a tutelate assieme alle vite umane e all’ambiente naturale anche i beni storici e architettonici.

Il suo impegno tecnico è stato sempre affiancato da un’intensa attività di informazione e di sensibilizzazione indirizzata alla popolazione adulta come a quella in età scolare, svolta mediante incontri pubblici e la realizzazione di strumenti divulgativi. In particolare ha contribuito:

  • A creare attenzione sul dissesto idrogeologico e sull’assenza di prevenzione, in occasione di frane, smottamenti, terremoti ed altri disastri ambientali (come ad esempio il terremoti in Friuli del 1976 ed in Irpinia del 1980, la frana in Valtellina del 1987 e l’alluvione di Crotone del 1996), come testimoniato da numerose apparizioni in televisione e interviste su quotidiani e riviste a livello nazionale e internazionale.
  • A fermare o limitare attività nocive di smaltimento rifiuti o di speculazione sul territorio, operando a supporto di comitati di cittadini, spesso a titolo gratuito.
  • A stimolare una cultura ambientale in Italia quando l’ambientalismo non era di moda e il paese usciva da decenni di malgoverno del territorio, tramite un’attiva partecipazione all’associazionismo, ad attività di docenza e di arricchimento culturale.

Oltre alle pubblicazioni di carattere scientifico ha scritto decine di articoli per i più importanti quotidiani a diffusione nazionale.

Ha denunciato in ogni occasione la superficialità con la quale l’uomo ha talvolta utilizzato l’ambiente naturale per finalità di interesse personale e immediato.

Particolare attenzione ha dedicato al tema dell’acqua e della sua protezione, realizzando specifici studi per le più importanti aziende gestrici dei servizi idrici della Lombardia, ancora oggi riferimenti importanti per la tutela di falde acquifere e sorgenti.

 

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Floriano Villa, in basso a sinistra, ritratto a Palermo in occasione del 5° Congresso Nazionale dei Geologi svoltosi dal 27 febbraio al 3 marzo del 1984, con i membri della Federazione Europea dei Geologi. Nell’ambito dei lavori ha presentato una relazione dal titolo “Normativa, strutture e programmi sui temi del rischio e della protezione civile in Italia”

Questa forte impronta di conoscenza del territorio unita alla sua tutela ha caratterizzato anche gli anni della sua presidenza dell’Associazione Nazionale Geologi Italiani e Consiliatura, dal 1969 al 1985, dell’Ordine Nazionale dei Geologi.

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