Domani a Cesena i geologi porranno sotto la lente di ingrandimento tutti i geo–rischi

Domani geologi a Cesena con il Presidente Emerito della Grandi Rischi, on. Giuseppe Zamberletti.

In Emilia – Romagna regione duramente colpita dal terremoto, ci saranno anche le testimonianze de L’Aquila.

                     “GEORISCHI : LI (RI) CONOSCO, MI DIFENDO”.

Antolini: “Domani in Emilia – Romagna, regione a rischio sismico ma anche con ben 70.000 frane mappate”.

      Domani i geologi porranno sotto la lente di ingrandimento tutti i geo – rischi

Interverranno:

Giuseppe Zamberletti – Presidente Emerito della Grandi Rischi

Gian Vito Graziano – Presidente Consiglio Nazionale Geologi

Mauro Rosi – Direttore Ufficio Sismico del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile

Paola Gazzolo – Assessore Regione Emilia – Romagna

Sergio Bianchi – Presidente Associazione Vittime Universitarie del Sisma del 6 Aprile 2009 .

Domani – Sabato 11 Aprile – Ore 10 – Aula del Campus di Cesena dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – Cesena

“Negli ultimi 35-40 anni a Cesenatico abbiamo avuto un abbassamento del suolo di circa 110 -115 cm.  Subsidenza e dissesto idrogeologico in una regione dove le frane mappate sono circa 70.000. Comunque l’Emilia – Romagna come gran parte dell’Italia è anche a rischio sismico. Dunque l’evento di domani a Cesena è particolarmente importante per confermare che la conoscenza dei rischi geologici è alla base della buona prevenzione”. Lo ha affermato Paride Antolini, geologo dell’Emilia – Romagna e Consigliere Nazionale dei Geologi. Domani a Cesena giungeranno, Giuseppe Zamberletti, Presidente Emerito della Commissione Grandi Rischi e “padre” della Protezione Civile ma anche Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Mauro Rosi, Direttore Ufficio Sismico e Vulcanico del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna per partecipare alla convention GEORISCHI: LI (RI) CONOSCO, MI DIFENDO, in programma domani, Sabato 11 Aprile alle ore 10, presso l’Aula del Campus di Cesena dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.  L’evento è organizzato dal  Consiglio Nazionale dei Geologi, dall’Istituto Nazionale Superiore Formazione Operativa Protezione Civile (INSFOPC) e dall’Unione dei Comuni Valle del Savio, patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna. All’evento prenderanno parte Paolo Lucchi, sindaco di Cesena e Presidente  dell’Unione Comuni Valle del Savio, Gabriele Cesari, Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna, Cosimo Golizia, Vice Presidente dell’ INSFOPC, il Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile Emilia-Romagna, Maurizio Mainetti, il Direttore generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa della Regione Emilia Romagna, Giuseppe Bortone.

I geologi incontreranno studenti e cittadini e lo faranno con Sergio Bianchi, Presidente dell’Associazione Vittime Universitarie Sisma 6 Aprile 2009, ed Umberto Braccili,  autore del libro “Macerie dentro e fuori” che racconta la storia di 13 ragazzi studenti fuori sede a L’Aquila le cui vite e i loro sogni sono stati spezzati per sempre dal terremoto.

Fabio Parmeggiani della Commissione Protezione Civile del CNG si soffermerà sull’Esperienza dei Geologi nelle emergenze idrogeologiche in Emilia-Romagna, Livia Soliani della Commissione Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia – Romagna approfondirà l’esperienza dei Geologi nelle emergenze sismiche emiliane”, Silvia Castellaro dell’Università di Bologna analizzerà dati e studi di “Microzonazione sismica nel Comune di Cesena.

“È evidente come negli ultimi anni, anche a seguito dei numerosi eventi catastrofici  – ha concluso Paride Antolini  – che hanno colpito il territorio italiano, stia crescendo la necessità di una sempre maggiore azione da parte di tutti gli attori del sistema di protezione civile; azione coordinata e diretta sia allo studio delle pericolosità e dei rischi del territorio, sia alla buona pianificazione di emergenza che non può prescindere dal massimo coinvolgimento di tutte le componenti del “sistema” fino alla fondamentale partecipazione attiva della popolazione”.

Il Comunicato Stampa in formato pdf