Ricordiamo Stava 1985 con i suoi 268 morti

Nel giorno dell’Enciclica Papale sull’Ambiente  conferenza stampa dei geologi a Roma per ricordare una delle più grandi tragedie italiane: Stava

Il CNG e la Fondazione Centro Studi presentano un testo inedito, con i documenti originali, scritto da Daria Dovera, geologo, perito di Parte Civile nel processo penale conclusosi nel 1992.

Giovedì 18 Giugno – Ore 12 – Via Vittoria Colonna 40 Roma – Presentazione del libro – verità

D’Oriano: “Un popolo senza memoria è un popolo senza speranza”

“Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro. Perdere la memoria è perdere la speranza. Noi perciò intendiamo esercitarla non solo per rendere il giusto tributo alle vittime e alle loro famiglie ma anche perché queste tragedie siano di monito soprattutto alle nuove generazioni di professionisti”. Lo ha affermato Vittorio D’Oriano, Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG. E proprio nel giorno dell’Enciclica Papale sull’Ambiente, il Consiglio Nazionale dei Geologi e la Fondazione Centro Studi del CNG, presentano per la prima volta alla stampa un testo completamente inedito su quanto accadde il 19 Luglio del 1985 a Stava nel Trentino.   Erano le 12 e 22 minuti e 55 secondi. I due bacini di decantazione della miniera di Prestavel ruppero gli argini e 160.000 metri cubi di fango alla velocità di 90 chilometri orari, si abbatterono sull’abitato di Stava, piccola frazione del Comune di Tesero ( Trentino). I morti furono 268, molti erano lombardi. I corpi di 13 persone non sono stati mai più ritrovati. Il procedimento penale si concluse nel 1992. “Stava – Incultura Imperizia Negligenza Imprudenza” è il testo inedito scritto da Daria Dovera, voluto dal CNG e dalla Fondazione e che per la prima volta verrà presentato alla stampa.  Un libro – verità con la pubblicazione  di documenti originali delle varie Società che nel tempo si sono succedute nella proprietà della Miniera e degli Atti processuali prodotti nei diversi gradi del Procedimento Penale che ha visto giudicati e condannati sia i Tecnici delle Società sia i Tecnici delle diverse Amministrazioni Pubbliche cui era affidato il controllo dei bacini stessi. “E’ una tragedia dimenticata. Il ricordo del disastro di Stava – ha dichiarato Dovera –  nonostante sia uno dei disastri peggiori che si siano verificati in Italia dopo la frana del Vajont, permane vivido nella memoria di pochi”.

Il CNG e la Fondazione invitano a non dimenticare. In conferenza stampa verrà illustrato anche il calendario degli eventi per i 30 anni dalla tragedia di Stava.

Il Comunicato Stampa in formato pdf