RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E SISMICA. INVESTIAMO NEL NOSTRO FUTURO – AVELLINO, 31 MARZO 2016

Si è tenuto ad Avellino un interessante convegno sulla “Riqualificazione energetica e sismica del patrimonio edilizio” organizzato da Ascomed, Confcommercio e Federcomated, al quale ha partecipato in rappresentanza del Consiglio Nazionale dei Geologi il Consigliere Lorenzo Benedetto. Alla tavola rotonda hanno preso parte diverse autorevoli personalità tra le quali il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici Massimo Sessa ed il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano.
Ascomed ha voluto mettere insieme tutti i soggetti istituzionali interessati all’argomento per discutere e fare rete sulla possibilità di raggiungere una piena attuazione della normativa, al fine di migliorare la sicurezza e la qualità della vita nelle abitazioni e nelle città.
La riqualificazione sismica degli edifici non può prescindere dalla propedeutica valutazione del rischio sismico al quale gli stessi sono esposti e dalla definizione del modello geologico dei siti d’intervento. Questo e quanto ha dichiarato il Consigliere Benedetto nel corso del suo intervento, che inoltre si è soffermato sull’elevato livello di pericolosità sismica che caratterizza gran parte del territorio italiano e sulla notevole vulnerabilità del patrimonio edilizio che è stato costruito, per il 60%, antecedentemente all’emanazione della prima normativa sismica (L. 64/74).
Benedetto ha poi proseguito sottolineando la necessità di rilanciare e potenziare il Piano Nazionale per la Prevenzione del Rischio Sismico previsto dalla L. 77/2009, anche per completare gli studi di microzonazione sismica sull’intero territorio nazionale, per individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità, quali frane, rotture della superficie per faglie e liquefazioni dinamiche del terreno, che sono informazioni utili per il corretto governo del territorio, per la pianificazione, per l’emergenza e per la ricostruzione post sisma.
Ha rimarcato anche la necessità di istituire il fasciolo del fabbricato richiamando una dichiarazione del Presidente Peduto, nella quale asseriva che “Il Fascicolo del fabbricato è l’unico strumento – che potrebbe farci conoscere il reale stato di salute degli edifici, è l’equivalente del libretto pediatrico per un bambino, il posto cioè dove vengono segnati i controlli e i monitoraggi, le malattie e le cure, le ricadute, ecc., tra l’altro fondamentale in un paese ad elevato rischio sismico come l’Italia”.
Un altro aspetto affrontato è stato la compatibilità degli interventi di riqualificazione sismica nei confronti dell’assetto idro-geomorfologico del territorio nazionale. Il Rapporto ISPRA 2015, sotto questo punto di vista, descrive un quadro molto critico con l’88,3% dei Comuni Italiani interessati da pericolosità da frana P4 e P3 ed idraulica P2 ed una corrispondente superficie perimetrata di 47.447 Kmq pari al 15,8% del suolo italiano.
Benedetto ha concluso l’intervento sottolineando il contributo che i geologi, stanno dando anche nel settore della riqualificazione energetica, grazie alle approfondite conoscenze che hanno del sottosuolo, facendo particolare riferimento all’impiego dell’energia geotermica a bassa entalpia, annoverata tra le energie rinnovabili, ed evidenziando che se opportunamente valorizzata e incentivata potrebbe costituire un contributo significativo per lo sviluppo sostenibile del nostro paese.