Geologi: ricostruzione area terremoto aquilano 2009

Resoconto dell′audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati del Presidente e del Tesoriere del Consiglio Nazionale dei Geologi

Graziano: “La ricostruzione de L’Aquila sarà fondamentale per un futuro sereno convivere civile nelle zone del cratere, poiché dovrà dare certezza di essere sismicamente “adeguata” nei confronti di futuri eventi sismici”

Calcagnì : “Affidare lo studio a geologi liberi professionisti di accertata competenza”

“Il Consiglio Nazionale dei Geologi ( CNG) ha evidenziato la necessità e l’urgenza dell’emanazione di leggi ( 3811 Libè – 3993 Zamparutti – 4107 Lolli ) per disciplinare e guidare correttamente la ricostruzione post-emergenza terremoto de l’Aquila , avvenuto il 6 Aprile del 2009. La ricostruzione in oggetto sarà fondamentale per un futuro sereno convivere civile nelle zone del cratere, poiché dovrà dare certezza di essere sismicamente “adeguata” nei confronti dei futuri eventi sismici, in modo da ridurre realmente il rischio sismico a cui sono esposte le popolazioni abruzzesi, compatibilmente con le risorse disponibili”. Lo ha dichiarato il Presidente del CNG , Gian Vito Graziano.

Concetti fermamente espressi dallo stesso Graziano e dal consigliere Giovanni Calcagnì , nell’audizione svoltasi il 15 Marzo presso l’VIII Commissione Ambiente , Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati in merito ad alcune proposte di leggi recanti “disposizioni per le ricostruzioni , il recupero e lo sviluppo economico – sociale dei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009”.

“Per quanto riguarda la sicurezza sismica, per la componente geologica del problema, il CNG evidenzia la necessità: che la ricostruzione avvenga, comune per comune, sulla base di idonei studi di microzonazione sismica – ha proseguito Graziano – sopportati dalle necessarie indagini geognostiche; che i soggetti pubblici attuatori della microzonazione sismica siano i Comuni, inserendo la microzonazione stessa tra i contenuti dei Piani di ricostruzione e di recupero comunali;che si fissi il principio che le indagini e gli studi di microzonazione sismica sono attività essenzialmente “professionale”, e non attività “scientifica”, e che pertanto essa sia riservata ai liberi professionisti geologi”.

Il Consiglio Nazionale dei Geologi , chiede che “nell’affidamento degli incarichi sia rispettato il codice appalti – ha dichiarato il consigliere dell’Ordine Giovanni Calcagnì – pur se con procedure accelerate, affidando lo studio a geologi liberi professionisti di accertata competenza; che i documenti tecnici di riferimento per le microzonazioni si fissino per legge e siano esclusivamente, gli “Indirizzi e criteri per la Microzonazione Sismica” (ICMS 2008 approvati) e il D.M. 14.1.2008 “norme tecniche per le costruzioni”; che, trattandosi di attività professionale di significativa specializzazione, anche per la sua alta valenza sociale, sia previsto l’obbligo della sinergia continua tra i professionisti geologi incaricati e gli specialisti dei servizi tecnici dello stato, delle regioni, degli enti di ricerca e dell’università, con le più opportune forme; che sia fondamentale puntare anche sulla “educazione sismica” della popolazione, e che i professionisti estensori della microzonazione sismica comunale debbano avere un ruolo attivo in tali attività educative”.