Vajont, memoria di una tragedia annunciata

A cinquanta anni di distanza da quell’immane tragedia che provocò quasi 2000 vittime si discuterà su cosa effettivamente avvenne quella tragica notte, e se e come avrebbe potuto essere evitata”. Lo ha affermato Vittorio D’Oriano, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. Domani, Giovedì 4 luglio, alle ore 17 e 30, nella suggestiva cornice della limonaia di Villa Borbone, in Viale dei Tigli a Viareggio, nell’ambito dell’iniziativa “aperitivi scientifici” si terrà un incontro con i geologi  Vittorio d’Oriano e Paride Antolini, rispettivamente Vice Presidente del Consiglio Nazionale Geologi e Consigliere Nazionale dei Geologi sul tema:

 VAJONT, MEMORIA DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA

“Al di là della verità processuale, che pure costituisce un importante punto fermo sulla vicenda – ha proseguito d’Oriano – si potrà ripercorre la vicenda della costruzione della diga più alta d’Europa, dai rilievi eseguiti per la redazione del progetto a quelli effettuati in corso d’opera. Dall’interpretazione dei segni premonitori dell’immensa frana poi abbattutasi sul lago alle contromisure messe in campo dai responsabili. Agli ultimi, pochissimi minuti, che cancellarono per sempre una intera comunità che ancora a 50 anni di distanza vive quella tragedia con una ferita ancora aperta e bruciante per i pochissimi sopravvissuti”.

Il Comunicato stampa in formato pdf