Da Mirandola una grande testimonianza: per avere un Paese moderno è necessaria la cultura geologica

Benatti (sindaco): “Quello che è accaduto ha insegnato la fondamentale importanza della prevenzione”.

Per avere un Paese moderno è necessaria la cultura geologica

Antolini: “Oggi abbiamo messo insieme San Giuliano di Puglia, L’Aquila, Mirandola, a dimostrazione del fatto che il terremoto non ha confini ed età. Rinunciamo a qualche rotonda stradale e mettiamo in sicurezza le scuole.  Fare prevenzione non significa spendere 242 MLD di Euro in 70 anni per le emergenze. In Italia non c’è prevenzione. Dobbiamo farla!”.

Ed invece? Geologi plurilaureati rischiano di abbandonare il Paese.

Oggi i geologi hanno incontrato gli studenti di  Mirandola, paesino duramente colpito dal terremoto del 2012 in Emilia-Romagna .

Flavio Savorelli geologo con 2 lauree ed il timore di dover lasciare l’Italia.

Il forlivese Flavio Savorelli, ben 2 lauree di cui una in Scienze Naturali e l’altra in Geologia, vinse in ex aequo, nell’Aprile del 2014, con un altro brillante studente, Rocco Morrone di Sant’Angelo delle Fratte in provincia di Potenza, la Prima edizione del Premio di Laurea indetto dall’Associazione Vittime Universitarie del Sisma de L’Aquila costituita dai genitori degli studenti “caduti”  il 6 Aprile del 2009 .

Eppure proprio in Italia ci sarebbe lavoro per i geologi spaziando dalle risorse ai geo-rischi.

“Analisi del potenziale di liquefazione del terreno in un area colpita dal terremoto dell’Emilia” questo il titolo della tesi di Flavio. I risultati davvero importanti. “ La tesi era divisa in 3 parti – ha dichiarato Savorelli intervenuto oggi all’incontro  promosso dal CNG con gli studenti di Mirandola –  nella prima ho analizzato i fenomeni di liquefazione del terreno accaduti tra Bologna e Ferrara nel maggio del 2012 , la seconda studia la probabilità che questi eventi si verifichino e l’ultima riguarda la prevenzione del rischio”. Ma quella di Flavio rischia di diventare l’ennesima storia di un ricercatore plurilaureato che magari sarà costretto ad espatriare, a lasciare l’Italia. Eppure in Italia c’è bisogno di prevenzione e per farla è necessaria la cultura geologica.

“Quello che è accaduto  – ha affermato il sindaco di Mirandola, Maino Benatti  – ci ha insegnato la fondamentale importanza della prevenzione perché non si debba più, per quanto possibile, piangere altre vittime di queste sciagure”.

 

Prevenzione dunque che significa soprattutto più cultura geologica per avere un Paese moderno e messa in sicurezza degli edifici pubblici, “ad iniziare dalle scuole – ha dichiarato Paride Antolini, Consigliere Nazionale dei Geologi, intervenendo oggi all’incontro con gli studenti di Mirandola – anche perché la cultura geologica è per una edilizia scolastica sicura, per la messa in sicurezza di tutti i 42.000 edifici e la sua popolazione di quasi 9 milioni di persone. Rinunciamo a qualche rotonda stradale ed a qualche parcheggio per una scuola in più. Queste sono priorità che non possono aspettare. In Italia ci sono ben 27.920 scuole in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico.  Il Consiglio Nazionale  dei Geologi ha deciso di portare la Geologia, le Scienze della Terra, in tutte le aule italiane. Nasce il Primo Concorso Nazionale “AVUS per San Giuliano di Puglia” per le scuole primarie e secondarie d’ Italia. AVUS è l’Associazione Italiana Vittime Universitarie del Sisma de L’Aquila costituita dai genitori degli studenti che purtroppo hanno perso la vita in quel terremoto. Questo Concorso è stato ideato da loro, dal CNG , dalla Fondazione Centro Studi del CNG, con il patrocinio del MIUR. Nella scuola nasce una classe dirigente sensibile alla naturale evoluzione del Pianeta e la possibile convivenza dell’uomo con i suoi cambiamenti. Saremo nelle scuole che aderiranno  per orientare l’interesse dei bambini nei confronti delle Scienze della Terra e di tutti quei fenomeni naturali che modellano costantemente il nostro Pianeta”.

 

Bellissima la testimonianza di Sergio Bianchi – papà di Nicola studente a L’Aquila anche in quella notte del 6 Aprile del 2009 – e Presidente “AVUS” .

“Oggi andiamo nelle scuole primarie e secondarie di primo grado ma anche nelle Università  – ha affermato Sergio Bianchi, Presidente AVUS, rivolgendosi ai giovani. L’obiettivo è quello di aumentare in ogni persona la percezione dei rischi naturali. Dal sacrificio dei nostri ragazzi  e dei loro sogni infranti la notte del 6 aprile 2009 vogliamo che nasca una nuova concezione della prevenzione. Ci rivolgiamo ai giovani, professionisti e governanti di domani, affinché dal loro sapere non vengano più ripetuti gli errori del passato”.

Grazie al libro “Macerie dentro e fuori” scritto dal giornalista Umberto Braccili è stato possibile realizzare il Premio di Laurea AVUS 6 aprile 2009 che nel 2015 giungerà alla seconda edizione.

Il Comunicato stampa in formato pdf