Sardegna: si volta pagina. Geologi in tutti i Comuni

Boneddu: “La Regione approva la legge. Ben 900.000 euro per gli enti locali che si avvarranno dei geologi.  Gli Enti Comunali si stanno già attivando per avere il supporto tecnico-scientifico del geologo”.

Graziano: “Finalmente iniziamo a capire che solo un territorio sicuro attira investimenti e senza investimenti non ci sarà mai futuro. Questo Paese ha bisogno di fatti concreti per poter rinascere e ritornare ai livelli di forte sviluppo economico del passato e che merita”.

“Siamo dinnanzi ad una svolta importante. I Comuni e le Unioni dei Comuni potranno finalmente avvalersi della figura del geologo nell’ambito delle istruttorie relative a interventi connessi con il Piano Assetto Idrogeologico ( P.A.I.). Per gli enti locali che si attiveranno in tal senso, la Regione ha stanziato la somma complessiva di 900.000 euro per il biennio 2014/2015. Ben 300.000 euro per l’anno appena concluso ed altri 600.000 euro per quello in corso”. Lo ha affermato poco fa Davide Boneddu, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Sardegna.

“Si rafforza la consapevolezza dell’importanza – ha proseguito Boneddu – e dell’irrinunciabilità del ruolo che il geologo può svolgere a supporto degli enti territoriali.

Quanto sancito dalla Legge approvata dalla Regione – “Norma di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo”, e dalla sua Delibera 51/13,  – è la codifica di un importante riconoscimento alla nostra categoria, un ulteriore passo nel cammino della diffusione della cultura geologica che sono certo ci vedrà nel prossimo futuro parte sempre più attiva nella pianificazione e gestione del territorio, sia come professionisti che come tecnici a supporto della pubblica amministrazione. I geologi potranno  portare così il contributo professionale all’iter di approvazione degli Studi di Compatibilità Idraulica e degli Studi di Compatibilità Geologica e Geotecnica previsti dalle norme tecniche di attuazione del P.A.I..

Saremo quindi presto chiamati come categoria (alcuni comuni già hanno emesso a riguardo uno specifico bando ad evidenza pubblica), a dare un rilevante contributo alla Pubblica Amministrazione negli iter autorizzativi connessi al Piano di Assetto Idrogeologico”.

Siamo dinanzi ad un’importante affermazione della figura professionale del geologo, ma soprattutto ad una reale applicazione del concetto di prevenzione.

“Con ogni probabilità il Paese inizia a comprendere che solo un territorio sicuro potrà attirare investimenti – ha concluso Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi –  e che non è più possibile continuare ad inseguire le emergenze, ma che occorre risolverle. Non è più possibile spendere 242 MLD di euro come abbiamo fatto per 70 anni, quando ne sarebbero bastati 20 MLD di euro per mettere in sicurezza il territorio. E’ completamente mancata una cultura del territorio, che avrebbe sviluppato economia. L’assenza di questa cultura ha invece sottratto all’economia del Paese. La presenza dei geologi nelle pubbliche amministrazioni  avrebbe favorito questa cultura e probabilmente avrebbe fatto prendere una strada diversa, di investimenti in piani di sicurezza sismica, per le scuole, per le case e per tutti gli edifici pubblici. Avremmo potuto puntare di più e meglio sulle nostre risorse naturali e sulla valorizzazione di un territorio, la cui bellezza è figlia della sua geologia. Avremmo fatto capire che il concetto di prevenzione si declina attraverso una pluralità di azioni, che coinvolgono le istituzioni, la politica, ma anche il singolo cittadino. Accogliamo con grande soddisfazione la determinazione della Regione Sardegna di volersi avvalere di geologi, perché costituisce un passo importante verso l’idea concreta di un Paese che vuole ripartire e perché l’esperienza che ne scaturirà, in termini culturali, sociali ed economici, sarà di esempio per le altre regioni”.

Il Comunicato Stampa in formato pdf