Geologi: “Nel Paese dei disastri naturali chiudono i Dipartimenti di Scienze della Terra”

Peduto: “Nel Paese dei disastri naturali chiudono i Dipartimenti di Scienze della Terra ormai ridotti solo ad 8. E al Senato langue da oltre un anno una proposta di legge lungimirante che può evitare la scomparsa delle Scienze della Terra”.

Carosi: “Senza Dipartimenti di Scienze della Terra avremo laureati meno preparati e meno ricerca.  Sarebbe paradossale che proprio in Italia le università dovessero rinunciare ai dipartimenti di geologia che sono presenti in tutti i sistemi universitari del mondo”.

Il numero dei Dipartimenti Universitari di scienze geologiche,  già ridotti al minimo  in seguito all’applicazione di una regola aritmetica contenuta nella legge Gelmini è destinato a diminuire ancora se non si interverrà con norme intelligenti di salvaguardia di una disciplina fondamentale per un Paese molto esposto a rischi geologici come l’Italia. “Nel Paese dei disastri naturali chiudono i Dipartimenti di Scienze della Terra ormai ridotti solo ad 8. Una lungimirante proposta di legge delle deputate Raffaella Mariani e Manuela Ghizzoni, approvata all’unanimità alla Camera, langue da oltre un anno in Senato – ha commentato Francesco Peduto, Presidente del consiglio nazionale dei geologi italiani – e si rischia seriamente che le Scienze della Terra spariscano rapidamente con conseguenze gravi sul piano ambientale ma anche culturale, economico e sociale. Come geologi liberi professionisti rivolgiamo al Senato un appello affinché il cammino di questa legge riprenda al più presto”.

I laureati che si formano nei dipartimenti di geologia operano per la difesa del suolo dai terremoti, dalle frane e dagli altri innumerevoli rischi che caratterizzano il nostro territorio. “Un territorio unico nella sua bellezza ma anche nell’innata pericolosità legata alla giovane età geologica”: è la riflessione di Rodolfo Carosi, professore ordinario all’Università di Torino e rappresentante dei professori di geologia nel Consiglio Universitario Nazionale, che continua: “Senza dipartimenti di Scienze della Terra avremo meno laureati in geologia –ha dichiarato Carosi –  e meno preparati, perché è in questi dipartimenti che si realizzano quelle ricerche che fanno avanzare le conoscenze che nutrono la formazione superiore e che permettono metodi sempre più efficaci di prevenzione e di intervento. Sarebbe paradossale che proprio in Italia le università dovessero rinunciare ai dipartimenti di geologia che sono presenti in tutti i sistemi universitari del mondo”.

 “La legge in discussione non ha alcun costo aggiuntivo per lo Stato – ha concluso il Presidente Peduto –   mentre indebolire la conoscenza degli aspetti geologici del territorio italiano e quindi le azioni di difesa e prevenzione ha avuto nel passato e avrebbe nel futuro costi immensi, in vite umane e in denaro, per i frequenti disastri naturali o indotti dall’azione dell’uomo e per la successiva necessità di interventi molto onerosi di ripristino e di messa in sicurezza. Senza dimenticare che l’enorme patrimonio artistico e paesaggistico del nostro Paese è anch’esso sottoposto a rischi di costi incalcolabili”.

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