“Oggi cade l’anniversario della tragedia del Vajont che è rimasta non solo nella storia ma nella memoria di tutti gli italiani . Oggi sono ben 6 milioni gli italiani che abitano nei 29.500 chilometri quadrati del territorio italiano considerati ad elevato rischio idrogeologico, mentre 1 milione e 260.000 sono gli edifici soggetti a rischio frane e alluvioni. Questo secondo il rapporto del Consiglio Nazionale dei Geologi e del Cresme”.
Ad affermarlo è Gian Vito Graziano, Presidente del CNG, nel giorno dell’anniversario del Vajont e all’indomani dell’alluvione nel salernitano. “Ben 6000 di questi edifici sono scuole – ha proseguito Graziano – e 531 gli ospedali. Tra la popolazione a rischio il 19 % , dunque oltre 1 milione di persone vive in Campania, 825.000 in Emilia Romagna, 500.000 in ognuna delle tre grandi regioni del Nord: Piemonte, Lombardia e Veneto. C’è anche un altro dato importante sul quale riflettere perchè dal dopoguerra ad oggi il danno stimato, causato da eventi franosi o alluvionali è di ben 52 MLD di euro quando poi per la prevenzione si spenderebbe 10 volte in meno”. Ed ecco la richiesta “al Governo Italiano – ha concluso Gian Vito Graziano – chiediamo una legge organica di gestione del territorio che ricostruisca la filiera delle competenze, metta in campo azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei nostri bacini idrografici, ponga le basi di una riforma urbanistica e che faccia tesoro di quelle esperienze positive che in alcuni casi hanno visto il geologo impegnato a fronteggiare la difesa del suolo accanto alle istituzioni governative.
Mi riferisco a quelle attività di presidio territoriale che hanno portato a fronteggiare situazioni di rischio idrogeologico prima del verificarsi dell’eventuale evento calamitoso, che poi spesso non si è verificato, e quindi non sempre e soltanto in fase emergenziale. I geologi sono le vere sentinelle del territorio – ha proseguito Graziano – che spesso, in Italia, vengono considerate poco. Quanti Comuni, quanti Enti in Italia hanno il geologo nella loro pianta organica? La risposta la possiamo dare subito, perchè di geologi nelle amministrazioni pubbliche ne abbiamo pochi” .
Roma, 9 ottobre 2011