Venerdì 6 Aprile il terzo anniversario del terremoto in Abruzzo

Graziano: “Istituire il libretto sanitario del fabbricato che permetterebbe di valutare le reali condizioni statiche e sismiche del patrimonio immobiliare italiano e soprattutto degli edifici di grandissimo pregio storico”

Il 6 Aprile del 2009 il terremoto spezzò decine e decine di vite, colpendo duramente anche lo straordinario patrimonio artistico e culturale di una bellissima Regione quale l’Abruzzo.

“Molto si è discusso in questi tre anni di sismicità – ha affermato Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi – di adeguamenti strutturali del nostro patrimonio edilizio, di sicurezza delle costruzioni, ma ancora molta è la strada da fare per compiere realmente una svolta nelle politiche di prevenzione sismica, che deve declinarsi compiutamente a partire dalla fase della pianificazione”. Dunque “la strada da perseguire non è soltanto quella, ancorché importantissima, degli interventi strutturali e dell’inserimento dei dissipatori – ha proseguito Graziano –  ma è ancor prima quella degli studi di microzonanzione sismica, ovvero quella degli studi della risposta sismica dei terreni. Occorre inibire l’edificazione in quelle aree dove questi studi dimostrano un effetto di amplificazione dell’intensità sismica”. Ed ecco la proposta: “altrettanto importante sarebbe l’istituzione di quel “libretto sanitario” del fabbricato – ha concluso Graziano – che permetterebbe di valutare le reali condizioni statiche e sismiche del nostro immenso patrimonio immobiliare, che racchiude edifici di grandissimo pregio storico ed architettonico, che non possiamo permetterci di veder crollare”.

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