Il CNG: “Esiste il tempo del pianto e della consolazione, dell’aiuto e della solidarietà, esiste il tempo della fatica per la rimozione delle macerie non meno dolorosa del seppellimento dei propri cari, esiste il tempo della ricostruzione ed esiste infine il tempo, oggi solo auspicato, del ritorno alla normalità”.
“Due nuove importanti scosse sismiche (ieri) scuotono ancora i territori della provincia di Modena e delle provincie contermini a neanche dieci giorni da quella precedente sommando distruzione a distruzione, lutto a lutto, paura a paura.
Il Consiglio Nazionale Geologi (CNG) vuole intanto essere vicino alla popolazione locale esprimendo dolore per le vittime e la più grande solidarietà con quanti sono stati ancora una volta colpiti dall’evento sismico perdendo la propria abitazione, il luogo di lavoro, i simboli della propria storia e delle proprie tradizioni”.
“Allo stesso tempo il CNG – si legge nella nota – manifesta tutto il proprio apprezzamento per la Protezione Civile Regionale e Nazionale, per le forze dell’ordine e militari, per i volontari e per tutti i colleghi che a vario titolo sono sui luoghi del disastro mettendo a disposizione delle popolazioni colpite e delle istituzioni la loro professionalità ed esperienza ed invitano ancora una volta i geologi dell’Emilia Romagna e quelli delle regioni vicine a mettersi a disposizione delle autorità preposte alla gestione dell’emergenza”.
“I terremoti – prosegue la nota del CNG – al contrario di altri catastrofici eventi naturali, sono al momento del tutto imprevedibili e la scienza perciò, che pure ne conosce la genesi, non è in grado di prevederne l’accadimento né tanto meno di assicurare le popolazioni sul loro sviluppo e protrarsi nel tempo.
Esiste il tempo del pianto e della consolazione, dell’aiuto e della solidarietà, esiste il tempo della fatica per la rimozione delle macerie non meno dolorosa del seppellimento dei propri cari, esiste il tempo della ricostruzione ed esiste infine il tempo, oggi solo auspicato, del ritorno alla normalità”.
L’augurio del CNG
“Dunque il Consiglio Nazionale Geologi si augura che, arrivata la normalità, cessino una volta per tutte le vuote chiacchiere degli sprovveduti – conclude la nota – per lasciare lo spazio ad una profonda riflessione su questa Italia a rischio: oggi quello sismico, ieri quello idrogeologico, idraulico o geomorfologico.
Ci auguriamo così si possa ragionare e magari rivedere le norme che hanno portato alla chiusura di tutti i dipartimenti di Scienze della Terra dell’Emilia Romagna che soli garantiscono la preparazione di tecnici all’altezza di affrontare lo studio, la previsione e la gestione dei rischi naturali. Che si possa rivedere la zonazione sismica italiana senza dover sottostare a pressioni se non quella della corrispondenza con le conoscenze scientifiche. Che negli organismi tecnici dello stato che hanno l’obbligo di esprime il parere sui testi delle norme tecniche predisposte in attuazione del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia possa finalmente tenersi nel debito conto la voce dei Geologi superando l’ostracismo culturale fino ad oggi dimostrato”.
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