Aggiornamento Professionale Continuo: un percorso di crescita

Aggiornamento Professionale Continuo: un percorso di crescita

di Gian Vito Graziano, Presidente Consiglio Nazionale Geologi  e Corrado Cencetti, Consigliere Nazionale – Coordinatore Commissione A.P.C.

Era il 2006 quando il Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG), con la delibera n. 143, introdusse all’art. 9 del codice deontologico il concetto etico che il geologo dovesse costantemente aggiornare la propria preparazione professionale, in ossequio alla risoluzione del Consiglio Europeo del 27 giugno 2002, che prevede la formazione continua nell’arco della vita per tutti i cittadini europei.

Con il successivo varo del primo Regolamento di attuazione, l’aggiornamento professionale continuo (APC) dal 2008 è diventato obbligatorio per tutti i geologi che esercitano la libera professione.

Il CNG istituì, a supporto di tale iniziativa, una Commissione APC, tuttora attiva, presieduta da un Consigliere e i cui componenti sono individuati di concerto dagli Ordini regionali. La Commissione non solo ha il compito di verificare e di validare, sulla base di un apposito Regolamento, le proposte degli eventi di aggiornamento professionale che provengono dagli Ordini regionali, ma assolve anche alla funzione di Osservatorio Permanente per il monitoraggio dell’APC, valutando in itinere le osservazioni e le indicazioni provenienti dagli stessi Ordini territoriali e fornendo al Consiglio Nazionale gli elementi che permettono di assicurare agli iscritti l’omogeneità dell’offerta formativa in tutto il territorio nazionale.

L’iniziativa ha avuto un compito non facile, anche perché, specialmente all’inizio, questo obbligo si dimostrò una fonte di preoccupazione per tanti professionisti, soprattutto per i risvolti economici e di distrazione di tempo che esso avrebbe presupposto. L’obbligo dell’aggiornamento, tuttavia, si è poi progressivamente affermato come costante processo di crescita dei saperi tecnici, tecnologici e scientifici e come affermazione del ruolo del geologo in nuovi campi di applicazione, non più legati solo ed esclusivamente ai temi dell’edilizia o dell’ingegneria civile, ma anche a quelli dell’ambiente, dell’energia, del paesaggio, delle georisorse, ecc.

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