ANCHE QUEST’ANNO I GEOLOGI CI RICORDANO CHE IL TERRITORIO E’ A RISCHIO

ANCHE QUEST’ANNO I GEOLOGI CI RICORDANO CHE IL TERRITORIO E’ A RISCHIO

di Gian Vito Graziano, Presidente Consiglio Nazionale Geologi

Riportare all’attenzione il tema del dissesto idrogeologico è una vecchia e peraltro ormai noiosa pratica dei geologi, che da decenni continuano instancabilmente a sottolineare l’urgenza di azioni efficaci per mitigare i rischi di un territorio reso sempre più drammaticamente vulnerabile dall’eccessiva antropizzazione e dalla mancanza di manutenzione. Un approccio, quello dei geologi, che mira da tempo alla tanto auspicata politica di prevenzione, che consenta una volta per tutte di superare quella logica dell’emergenza che purtroppo ancora caratterizza la politica italiana di governo del territorio.

Si avvicinano i mesi di settembre, ottobre e novembre e, i geologi lo sanno, aumenta in modo esponenziale il rischio che in qualche parte d’Italia, anche in funzione dei cambiamenti climatici in atto, si consumi una ennesima alluvione o una ennesima frana, che ci obbligherà ad un’altra drammatica conta dei danni e speriamo soltanto di questi.

E preoccupati di questo i geologi, come sempre, tirano fuori numeri e dati, da anni ormai snocciolati in tutte le forme possibili. E’ legittimo chiedersi se a furia di parlare di dissesto sia almeno cresciuta in Italia la coscienza ambientale nei confronti del problema.

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