In Sardegna stanziati fondi per quei comuni che si doteranno della figura del geologo. Il concetto di prevenzione inizia ad essere compreso ed attuato

“La Regione Sardegna, accogliendo favorevolmente una proposta dell’Ordine dei Geologi della Sardegna, ha stanziato 300.000 euro per quegli Enti Locali, i quali al fine di rendere più efficaci le attività connesse alla difesa del suolo e velocizzare le procedure istruttorie degli interventi ricadenti in aree mappate dal Piano di Bacino, dal Piano Stralcio Fasce Fluviali e dal Piano di Assetto Idrogeologico, potranno dotare le loro strutture tecniche di professionisti Geologi”. Lo ha affermato poco fa, Davide Boneddu , Presidente Ordine Geologi Sardegna.

“E’ probabilmente questo il primo passo, almeno in Sardegna – ha dichiarato Boneddu –  per arrivare all’istituzione dell’Ufficio Geologico di Zona”.

“Abbiamo ritenuto doveroso inserire in Finanziaria 300 mila euro per potenziare gli studi sul rischio idrogeologico per limitare eventi seppure straordinari come quelli che si sono verificati lo scorso mese di novembre in Sardegna – ha sottolineato Alessandro Zedda , Assessore Regionale della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio –  e rilanciare la stretta collaborazione con i geologi che operano per la salvaguardia del territorio sardo.

Già dal mese di ottobre  la Giunta Cappellacci ha adottato una delibera attraverso la quale si trasferisce dall’Autorità di Bacino della Regione ai comuni, la competenza per azioni conoscitive e di ricognizione in materia di assetto idrogeologico. In questo modo vengono rafforzate e soprattutto velocizzate le azioni di prevenzione nella difesa del suolo. In sede di discussione sulla legge di Bilancio 2014 ho proposto un emendamento che prevedeva 150 mila euro, recepito prima dalla Giunta e in seguito adottato dalla Commissione Bilancio che ha raddoppiato le risorse, per l’istituzione di un fondo che permetta, ai comuni che ricadono nelle aree di pericolosità idrogeologica, di commissionare direttamente gli studi che riguardano il patrimonio edilizio, le opere infrastrutturali e quelli sulla compatibilità idraulica”.

“E’ evidente che questo Paese ha una forte necessità di saperi geologici e dunque di geologi che operino sul territorio. A fine Novembre – ha dichiarato Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi – è stato presentato alla Camera un Disegno di Legge, che prevede l’istituzione di Uffici geologici territoriali, che, rispondendo ad una esigenza sociale, avessero il compito di supportare gli Enti Locali nelle fasi di conoscenza, di controllo e di monitoraggio del territorio, indispensabili per una reale politica volta alla prevenzione dei rischi geologici e non sempre e soltanto alla gestione delle fasi successive alle emergenze. Avevamo apprezzato una certa attenzione politica, che per troppo tempo abbiamo chiesto e auspicato; ora nella stessa direzione giungono dalla Sardegna novità molto positive, che si tradurranno in un maggior grado di conoscenza del territorio sardo e dunque in condizioni di maggiore sicurezza della sua popolazione. Mi auguro che altre regioni seguano questo esempio virtuoso e che gli uffici geologici territoriali diventino quanto prima una efficace risorsa del sistema Paese”. 

Il Comunicato stampa in formato pdf