A FUTURA MEMORIA

A FUTURA MEMORIA

di Vittorio d’Oriano, Vice Presidente Consiglio Nazionale Geologi

Come è noto venerdì 14 novembre il CSLLPP ha licenziato la revisione delle NTC. Lo ha fatto con un paio di astenuti e due voti contrari. Il CNG ha votato contro.

Siccome durante la discussione, diretta con mano ferma ma assai parziale dal Presidente Sessa, mi è stata, di fatto, negata la possibilità di intervenire in aula con una dichiarazione di voto e mi sono dovuto limitare, durante l’appello nominale, a dire un semplice “no” ed a consegnare il testo alla segreteria dell’assemblea, credo che sia non solo necessario ma anche utile fare alcune precisazioni.

Prima di tutto devo precisare come sia inaccettabile la tesi, più volte ripetuta anche dai più anziani Consiglieri nel corso delle riunioni dedicate alle NTC, che un testo dovesse essere comunque approvato. E’ questa una tesi davvero singolare che non trova sostegno di alcun tipo, neanche di tipo filosofico, visto che le NTC, per quanto imperfette, a detta di tutti anche di coloro che hanno la responsabilità di averle redatte la prima volta, comunque esistono e sono cogenti.

La tesi del CNG è altra. Possiamo cioè approvare norme che sono imperfette, che non sfiorano neanche la soluzione ai problemi evidenziati da più parti? Secondo noi no, non possiamo approvare norme che riteniamo sbagliate.

E non possiamo accettare che la nostra contrarietà a queste norme possa essere interpretata come contrarietà alle Norme Tecniche sulle Costruzioni “tout court”. Se poi le critiche sono avanzate, seppur con argomentazioni diverse, da tutto il mondo professionale che dovrà applicarle, io credo che il cerchio si chiuda definitivamente e un Ministro che si rispetti farebbe bene, a mio parere, a porsi il problema. Poco conta se, come hanno precisato autorevoli esponenti del CNI e CNAPPC, il voto dei rispettivi rappresentanti sia stato favorevole. Ciò è avvenuto proprio perché, essi temevano, di passare fra coloro che non volevano riformare le NTC. Detto per inciso non comprendiamo, e non condividiamo, la ragione per la quale essi abbiano optato per questa strategia. Basta andare a rileggersi il documento del CNI che sarebbe stato da sottoscrivere a occhi chiusi e alla fine del quale, ragioni di opportunità e di coerenza avrebbero dovuto consigliare di votare con un secco no. Ma a molti, aimè, sfugge il significato politico delle proprie azioni.

Ma, oggi possiamo farlo liberamente, vi sono ragioni più profonde sulle quali vale riflettere. E mi auguro che questa riflessione sia fatta anche dal Ministro.

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La sintesi della dichiarazione di voto di Vittorio d’Oriano sulle NTC in formato pdf