1° dicembre – Roma – Sala Convegni del CNR (Piazzale Aldo Moro, 7)
Il 1° dicembre 2017, dalle ore 9:30 alle 18:30, la SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) e il Consiglio Nazionale dei Geologi organizzano a Roma un convegno dal titolo “Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione” che si terrà presso la Sala Convegni del CNR (Piazzale Aldo Moro, 7). L’evento è stato strutturato in quattro differenti sessioni orali e poster: censimento e catalogazione delle cavità; analisi della pericolosità geomorfologica; tecniche e procedure di monitoraggio e consolidamento; valorizzazione e fruizione.
Per il CNG, a fare i saluti istituzionali sarà il Segretario nazionale, Arcangelo Francesco Violo: “L’obiettivo di questo convegno è il confronto tra gli addetti ai lavori su alcuni importanti aspetti legati alle cavità sotterranee di origine antropica insieme a quello di informare i professionisti su nuove tecniche e procedure di monitoraggio, censimento e consolidamento. Risulta importante – continua Violo – procedere a una dettagliata mappatura delle aree interessate al fine di individuare le zone con maggiori potenzialità di crollo che richiedono immediati interventi di risanamento. Tutto questo per garantire sia la messa in sicurezza delle cavità sotterranee sia la loro valorizzazione dal punto di vista storico, culturale e scientifico, e anche per una fruizione turistica”.
In mattinata, ad aprire i lavori saranno: Antonello Fiore, presidente della SIGEA; Roberto Troncarelli, presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio; Claudio Campobasso, direttore del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia dell’ISPRA; Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR e Gino Mirocle Crisci, rettore dell’Università della Calabria. Al convegno parteciperanno anche: Gabriele Ponzoni e Alessandro Reina, consiglieri CNG. La chiusura dei lavori è affidata a Vincenzo Giovine, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi che spiega: “Oggi affrontiamo un argomento finora poco trattato dal punto di vista tecnico, ma che interessa diverse aree della penisola urbanizzate e densamente abitate, tra queste Napoli e, soprattutto, Roma. In queste città sono presenti numerose cavità sotterranee che qualche volta possono creare situazioni di pericolo a causa dei cedimenti delle stesse”.
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il comunicato stampa in formato pdf