SPECIALE RISCHIO IDROGEOLOGICO a cura del CNG

E il disastro continua e peggiora …nulla è cambiato negli anni

  • Maltempo torna ad uccidere al Sud

Video Repubblica.it – Il geologo: ”Zona a rischio” – 2 ottobre 2009 –  Riproponiamo l’intervista rilasciata da Gian Vito Graziano, allora Presidente dell’ OR Sicilia.

  • RAI 1 – SetteGiorni Parlamento – Sabato 19 novembre 2011 (guarda il video)

Le recenti alluvioni: Genova, le Cinque Terre, la Garfagnana e Matera. Le responsabilita’ ed il bilancio dei danni, la fase della prevenzione e quella dell’intervento, la mappatura del rischio idrogeologico da Nord a Sud del Paese. Se ne è parlato nella puntata di sabato 19 novembre 2011 di SetteGiorni. Ne hanno discusso,  in collegamento dal Senato, Antonio D’Ali’ (Pdl) e Raffaella Mariani (Pd). Ospite in studio il presidente dell’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale), Bernardo de Bernardinis.

Difesa del territorio, ma anche nuovi rischi: due facce della Liguria e del lavoro contro il dissesto idrogeologico, dai tentativi di mettere in sicurezza il torrente Chiaravegna a Sestri Ponenti alle ipotesi di “bucare” le montagne per la Gronda della val Polcevera, ai progetti per nuovi piloni da costruire sul greto di un torrente a Voltri. Se ne parla a Tgr “Ambiente Italia”, il settimanale della Tgr curato da Carlo Cerrato e Beppe Rovera.

Da Sestri Levante, proprio sul torrente al centro dell’attenzione per i rischi di esondazione legati alla presenza di restringimenti artificiali causati anche da abitazioni, Beppe Rovera si sofferma sul tema del dissesto idrogeologico con ospiti ed esperti. Un problema vissuto da gran parte del Paese, come testimoniano le preoccupazione emerse dal Forum nazionale dei geologi “Fino all’ultima goccia”, a Roma.

In sommario, inoltre, obiettivo su alcune regioni profondamente segnate dal dissesto: la Sicilia, con la tragica frana di Giampilieri, due anni fa; la Campania con il crollo di Atrani, sulla costiera amalfitana; la Calabria, dove spesso, nonostante i rischi, si continua a costruire; e il Veneto, con il punto sui lavori in cantiere dopo l’ultima alluvione.

Un viaggio nell’Italia che crolla. Un Paese che ha il dodici per cento del territorio a rischio idrogeologico, mentre ben l’84 per cento dei comuni sono a rischio. Dati che dimostrano che abbiamo costruito dove non si doveva e oggi in pericolo sono sei milioni di italiani.

E’ stato dedicato all’Italia che frana lo “Speciale TG1 – l’inchiesta”. In primo piano le emergenze in Calabria e in Sicilia, le regioni più colpite negli ultimi giorni, con reportage e aggiornamenti degli inviati a Maierato e a San Fratello. Ma anche le tragedie del passato e i rischi che minacciano gran parte delle nostre regioni, come il Piemonte. Perché i problemi si ripetono e che cosa manca per riuscire a realizzare un piano organico per risolvere il dissesto idrogeologico del nostro Paese? Ospiti di Monica Maggioni, il Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e Gabriele Scarascia Mugnozza, docente di Geologia applicata dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Queste immagini sono tratte dal libro “Fragile Earth” e rappresentano un contributo scientifico e divulgativo di grande qualità. Sono le immagini del “prima e dopo” del nostro pianeta…..

Dalla presentazione del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Geologi … Geologo dr. Renzo Zia

“Il termine “dissesto idrogeologico”, relativamente recente per la scienza geologica, indica una tragica realtà del nostro territorio, interessato da uno stato di dissesto generalizzato che sconvolge l’assetto geomorfologico assieme ai delicati equilibri idrologici ed idrogeologici … E’ un fenomeno che si manifesta sotto forma di frane, alluvioni, di erosione dei versanti e delle coste, con distruzione di case e paesi…. Una cifra, sicuramente per difetto, ha indicato in cinquantamila miliardi tali danni dal 1951 ad oggi: è una cifra enorme, ma che non rende conto dei sacrifici affrontati dalle popolazioni a più diretto contatto con la realtà territoriale che del dissesto hanno subito i danni fisici, economici e morali…”

 

 

 


 


 

 


 

 

 

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