L’appello alle alte cariche dello Stato in difesa del Museo Geologico di Roma

Graziano: “Gli italiani rischiano di perdere un patrimonio geologico e culturale unico al mondo”

“Oltre 150.000 reperti e campioni di inestimabile valore geologico, unici al mondo e numerose raccolte di marmi antichi che rischiano di non avere più una sede adeguata. E’ un vero colpo al cuore la possibile chiusura del Museo Geologico di Roma dove è presente una Collezione geologica nazionale di inestimabile valore. Invidiataci da tutto il mondo, la collezione non è più aperta al pubblico. E’ il segno del profondo decadimento culturale del nostro Paese” . Duro, durissimo, Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi .  

 “In queste ore si stanno susseguendo numerosi appelli di geologi – ha proseguito Graziano –  ma anche di architetti, naturalisti e di cittadini comuni, che fanno  appello al Consiglio Nazionale dei Geologi perché faccia sentire le ragioni di una estrema difesa della collezione. Facciamo nostro questo appello ed a viva voce interveniamo in favore di un patrimonio geologico, storico e culturale davvero unico. Anche il Consiglio Nazionale dei Geologi Italiani rivolge un forte appello affinché possa essere salvato il Museo Geologico, aperto nel1885, in anni importanti per la geologia italiana e per il progresso del Paese. Poco prima, l’allora ministro Quintino Sella istituì il Servizio Geologico Nazionale, insediandolo nella prestigiosa sede di Largo S. Susanna, dove oggi invece si svolgono sfilate di moda. Proprio in quegli anni, appena dopo l’unità d’Italia, si comprese l’importanza della conoscenza geologica del nostro territorio”.

“Siamo seriamente preoccupati sulla collocazione futura della collezione museale – ha concluso Graziano –  ci auguriamo che presto possa essere messa a disposizione di tutti i cittadini e soprattutto dei giovani studenti. Oggi il Museo Geologico di Roma, con le sue stupende collezioni ed il suo valore storico, va assolutamente difeso, non solo per il grande patrimonio che esso rappresenta, ma anche l’Italia deve puntare in modo deciso su una politica di valorizzazione dei beni naturali. In questo Paese, dove forse il susseguirsi di eventi calamitosi sta contribuendo a rivalutare la conoscenza delle scienze della terra, non possiamo lasciare nell’oblio un immenso e straordinario patrimonio geologico. Il Consiglio Nazionale dei Geologi sposa pienamente gli appelli che gli sono pervenuti e spera in un possibile intervento delle più alte cariche dello Stato, alle quali chiediamo di salvare questo patrimonio di valore unico”.   

Roma, 23 febbraio 2012

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