Dissesto idrogeologico. Geologi: “Costruiamo ora le basi della prevenzione, per non riparlarne soltanto dopo l’ennesima emergenza. Stiamo realizzando un sistema Paese in grado di reagire alle continue emergenze?”

“Le piogge ed il maltempo di queste ore riportano alla ribalta la fragilità del nostro territorio. Frane, allagamenti, interruzioni di servizi spesso primari, mancanza di energia elettrica sono diventate un consuetudine ogni volta che ritorna il maltempo. In più quest’anno c’è stata l’emergenza neve, che ci ha visto fortemente impreparati”. Determinato Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, intervenuto su quanto è accaduto in queste ore in Sicilia ed in Calabria . 

“Stiamo costruendo una politica di prevenzione per difenderci dai rischi naturali e dal dissesto idrogeologico e per saper governare i nostri territori?  – si chiede Graziano –  Stiamo costruendo un sistema Paese che sia culturalmente e strutturalmente in grado di reagire alle continue emergenze? Francamente non mi pare, siamo fermi solo a qualche segnale propositivo, rimasto tale con la fine delle emergenze”.

Ed inoltre “andando incontro alla bella stagione si tenderà a dimenticare quel che è successo solo qualche mese fa a Genova, alle Cinque Terre, a Roma, in Sicilia, in Toscana, ecc., – ha concluso il Presidente dei geologi –  mentre il concetto di prevenzione andrebbe sviluppato proprio in “tempi di pace. La prevenzione deve entrare nella nostra mentalità come modello culturale  sul quale investire anche per rispetto nei confronti delle nuove generazioni”.   Ancora una volta i geologi invocano  “che si parli di governo del territorio soprattutto ora – ha concluso Graziano –  a mente serena ed in assenza di emergenze. Non aspettiamo che succeda qualcosa per poterne riparlare”. 

Roma, 23 febbraio 2012

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