Violo: “Non sono bastate le immagini di distruzione, gli effetti devastanti delle scosse sismiche in Emilia Romagna ad evitare che in Calabria slittasse l’entrata in vigore della legge antisismica”.
Cappadona : “ A chi giova e chi ha interesse affinché l’entrata in vigore di una legge che finalmente prevede procedure di controllo rigoroso sulle progettazioni, secondo criteri oggettivi ed affidate ad uno screening preliminare operato da un sistema informatico, venga continuamente prorogata e differita nel tempo?”
“Non sono bastate le immagini di distruzione e disperazione che proprio nelle ultime settimane sono arrivate nelle nostre case attraverso i TG nazionali e che documentano puntualmente gli effetti devastanti delle scosse sismiche che stanno affliggendo il territorio della Regione Emilia Romagna. Scosse di intensità molto minore rispetto a quelle che, purtroppo, a parere degli esperti, potrebbero interessare la nostra regione”. Duri i geologi su quanto accaduto in Calabria . Ad iniziare e’ Arcangelo Francesco Violo, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria .
“Non sono bastati i continui richiami alla elevata pericolosità sismica della Regione Calabria – ha proseguito Violo – per come testimoniato dalla storia recente: Reggio Calabria e Messina – 28 dicembre 1908 – Magnitudo 7,24 – 100.000 morti, Nicastro – 8 settembre 1905 – Magnitudo 7,06 – 557 morti, Nicastro – 27 marzo 1638 – Magnitudo 7,00 – oltre 10.000 morti, Messina e Reggio Calabria – 5 febbraio 1783 – Magnitudo 6,91 – 50.000 morti.
Non sono bastate le numerose sentenze della Corte Costituzionale che in più occasioni ha ribadito la necessità di “vigilanza assidua sulle costruzioni riguardo al rischio sismico” evidenziando l’illegittimità del sistema di deposito dei progetti e successivo controllo a campione come quello tutt’ora vigente in Calabria.
Non è bastato tutto questo ad impedire che nella seduta dello scorso 11 giugno il Consiglio Regionale approvasse a maggioranza una proposta di modifica alla legge sismica regionale (l.r. 35/2009), che sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° luglio 2012”.
Dunque “a seguito di tale approvazione la Legge entrerà comunque in vigore ma svilita nei suoi contenuti a causa dell’introduzione di un regime transitorio che limiterà – ha affermato Paolo Cappadona, geologo calabrese e Consigliere Nazionale dei Geologi – per i prossimi 18 mesi, i severi controlli previsti alle opere di classe d’uso III e IV (le grandi opere di rilevanza strategica per le quali è già attualmente in vigore un differente regime di controllo).
Dunque a nostro avviso, dopo 2 anni e mezzo (la legge sarebbe dovuta entrare in vigore il 1 gennaio 2010), tenuto conto della inconsistenza delle motivazioni addotte per giustificare il provvedimento in questione, appare lecito chiedersi: “cui prodest”? A chi giova e chi ha interesse affinché l’entrata in vigore di una legge che finalmente prevede procedure di controllo rigoroso sulle progettazioni, secondo criteri oggettivi ed affidate ad uno screening preliminare operato da un sistema informatico, venga continuamente prorogata e differita nel tempo?”
“Non abbiamo risposte certe a questa domanda – ha proseguito Cappadona – ma certamente sappiamo a chi non giova!
Non giova alla stragrande maggioranza di professionisti tecnici (ingegneri, architetti, geologi, geometri) che quelle regole, quei criteri, imposti dalla normativa tecnica antisismica vigente, le rispetta e le applica scrupolosamente, con coscienza e con la consapevolezza che dal rispetto di quelle regole deriva un esponenziale aumento della sicurezza per tutti. Quegli stessi professionisti che vedrebbero proprio dai controlli previsti dalla norma un riconoscimento di merito alla loro professionalità ed al diritto, spesso negato, ad un giusto compenso.
Riteniamo però doveroso ribadire e ricordare a chi palesa la propria insofferenza al sistema di controlli ed alle procedure previste dalla nuova Legge sismica Regionale e che, nell’attuale, a dir poco lacunoso, sistema di controlli, opera con disinvoltura e leggerezza, che il mancato rispetto di quelle regole potrebbe comportare un giorno conseguenze catastrofiche!
Non vorremmo mai trovarci nella difficile condizione, come purtroppo più volte in passato è accaduto, di dover ricordare a tutti….. “noi l’avevamo detto!”.
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