di Gian Vito Graziano, Presidente Consiglio Nazionale Geologi
Da qualche tempo come Consiglio Nazionale dei Geologi abbiamo intrapreso una politica di rapporti internazionali volta a favorire scambi culturali ed esercizio di buone pratiche, mirata anche a creare qualche opportunità di lavoro all’estero per i propri iscritti ed in particolare per quelli più giovani.
Tra gli accordi-quadro in via di definizione, vi è quello con l’Associazione dei Geologi del Kurdistan iracheno, realtà territoriale che ha da poco acquisito lo status di regione autonoma in seno allo Stato dell’Iraq. E’ una realtà piccola, ma egualmente rappresentativa ed interessante, che fa capo alla provincia di Sulaimani, uno dei tre distretti territoriali del quale è composta la regione autonoma, nel cui capoluogo ha sede una Università pubblica, nella quale si studiano anche le Scienze della Terra.
L’Associazione conta poco meno di mille iscritti, ma ha una discreta attività anche in campo politico, grazie anche alla presenza di alcuni geologi che sono attualmente Sindaci di comunità medio piccole della stessa provincia di Sulaimani.
Abbiamo incontrato una delegazione dell’Associazione curda lo scorso giovedì ad Orvieto, nell’ambito di una loro missione in terra italiana.
Oltre ad aspetti più squisitamente culturali, tecnici e scientifici (politiche di difesa del suolo, tematiche ambientali, ecc.), la rappresentanza ha dichiarato il grande interesse per il modello di strutturazione dei geologi italiani in un sistema di regole ordinistiche.
L’Italia infatti, a loro dire, rappresenta un modello di applicazione di principi e regole in campo professionale, in quanto è l’unico Paese a possedere un “Registro pubblico” dei professionisti abilitati a svolgere determinate mansioni e ad avere un riconoscimento giuridico di alcune professioni.
Nei prossimi mesi, con in mano il nostro ordinamento fatto di albi professionali, Ordini, esami di Stato, aggiornamento professionale, codici deontologici, ecc., lavoreremo a fianco dell’ Associazione per aiutarla ad individuare un percorso, che dovrà essere per forza di cose un percorso legislativo che li possa condurre ad avere presto un sistema di regole di garanzia ed alla costituzione di un albo professionale.
L’Associazione dei Geologi del Kurdistan ha annunciato che farà richiesta al nostro Ministero degli Esteri di inserire il Consiglio Nazionale dei Geologi in un progetto di cooperazione internazionale con la loro Regione autonoma.
Ho ritenuto che l’argomento potesse interessare i lettori, perché in Italia il sistema che questo Paese auspica e che vede come possibile modello di applicazione è continuamente messo in discussione e talvolta ritenuto obsoleto, ma evidentemente rappresenta un modello di regole di garanzia ancora attuale e talmente valido da venire preso a riferimento.
Insomma un modello che noi abbiamo e che dovremmo tenerci ben stretto, che loro non hanno e che invece vorrebbero.
Come inizio di collaborazione, per meglio conoscere la realtà curda, rimandiamo al sito istituzionale dell’Associazione dei Geologi del Kurdistan: www.kurdistangeology.com
Guarda le immagini dell’incontro ad Orvieto in formato pdf