Sardegna, ciò che resta dopo l’alluvione

La sicurezza idraulica deve essere affrontata nel quotidiano e non come emergenza sporadica.

– Il Gazzettino (Rovigo) – 29 novembre 2013

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti, per fornirti una migliore esperienza di navigazione, per scopi istituzionali o anche solo per fini statistici. Per maggiori informazioni o per negare il consenso all'utilizzo di tale tecnologia leggi l'informativa sui cookie. Proseguendo la navigazione o cliccando sul pulsante "Accetto" acconsenti all'utilizzo dei cookie e ad un più completo utilizzo dei servizi.

Leggi l'informativa su cookie Accetto

Consiglio Nazionale dei Geologi

Sardegna, ciò che resta dopo l’alluvione

Nella stessa categoria

Dissesto idrogeologico: ecco il piano Conte “ProteggItalia” con tutta la documentazione tecnica e le risorse

Nel paese che sta sprofondando “Le voragini ci inghiottiranno”

Professionisti a caccia di “crediti”

Conto Termico: novità in arrivo

Codice dei contratti pubblici: l’analisi dalla A alla Z del decreto correttivo

Articoli correlati

Dissesto idrogeologico: è emergenza

Riconosciuto lo stato d’emergenza per il maltempo d’inizio marzo

Difesa del suolo, dal «fondo premier» un miliardo anti-dissesto

Geologi: “In Sardegna 1523 frane per 1471 kmq, eppure solo il 62% dei comuni ha un Piano d’Emergenza”

I geologi ricordano l’alluvione ritornando sui territori colpiti dal disastro