Salviamo la Geologia

Farabollini: “Solo il Presidente della Repubblica può arrestare la scomparsa dei Dipartimenti di Scienze della Terra”.

Intanto le Scienze della Terra, per la prima volta sono state inserite nel piano nazionale delle lauree scientifiche 2014/2016

Graziano: “Negli ultimi 15 anni,  i geologi nelle Università italiane sono diminuiti di oltre il 25% mentre altre aree disciplinari hanno visto un aumento anche del 50%”

“Solo un’azione del Presidente della Repubblica, modificando l’articolo 9 della Costituzione e dando alla Geologia ed all’Ambiente gli stessi valori e ruolo dati al paesaggio ed al patrimonio storico e culturale della nazione, potrebbe arrestare la scomparsa dei Dipartimenti di Scienze della Terra”. Lo ha affermato Piero Farabollini, consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi e Responsabile del Corso di Laurea in Scienze Geologiche dell’Università di Camerino. “La forte criticità che la Comunità italiana delle Geoscienze sta attraversando – ha proseguito Farabollini –  e la evidente contrazione numerica della componente accademica delle Geoscienze, legata alla Legge 240 (cd. Legge Gelmini), a fronte di risultati eccellenti nella ricerca e nella didattica evidenziati dalla Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010, da parte del MIUR, derivano dalla bassissima cultura del rischio sia nella popolazione che nella classe che ha amministrato il nostro Paese”. Dai geologi un forte appello.

“E’ necessario un segnale forte da parte della nostra classe politica – ha concluso Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi –  che permetta di arrestare la sempre crescente diminuzione del personale addetto all’alta formazione ed alla ricerca universitaria nelle Scienze della Terra. Negli ultimi 15 anni, infatti, i geologi nelle Università italiane sono diminuiti di oltre il 25% mentre altre aree disciplinari hanno visto un aumento anche del 50%. Ciò porterebbe sia alla definitiva chiusura dei Dipartimenti di Geologia, per ora rimasti 8, sia alla scomparsa, così come già paventato, dell’Area CUN 04 – Scienze della Terra, che verrebbe così accorpata all’Area 02 – Fisica, proprio in un Paese come l’Italia caratterizzata da  pericolosità e rischi geologici e che costituiscono una buona aliquota del PIL nazionale. Nonostante l’ottimo risultato raggiunto in Commissione Ambiente della Camera, con l’inserimento delle Scienze geologiche, per la prima volta dalla sua istituzione, nel piano nazionale delle lauree scientifiche 2014-2016 (Decreto Ministeriale 29 dicembre 2014 n. 976), attraverso l’ottimo lavoro svolto dagli on. Mariani e Ghizzoni, tuttavia gli effetti procurati al settore dalla riforma Gelmini sono ancora preoccupanti”.

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