Un anno fa un fronte frana di 150 metri minacciava San Leo (Rimini), borgo candidato a patrimonio UNESCO che diventò il simbolo del patrimonio italiano a rischio per dissesto idrogeologico.
Domani i geologi italiani saranno proprio sul costone franato
Ad un anno dalla frana ed a tre dal terremoto in Emilia-Romagna convention ore 10 e 30 al Palazzo Mediceo – piazza Dante – San Leo (Rimini). Alle 15 geologi sulla frana.
Cesari: “I paesaggi di Piero della Francesca, il Duomo del XII secolo, la fortezza. San Leo è candidata a patrimonio UNESCO. Il Governo rispetti l’impegno di 8 MLN di Euro per la sua messa in sicurezza”.
Graziano: “A San Leo illustreremo in anteprima le linee guida per la progettazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico in Italia e che sono al vaglio di Italiasicura”.
Un enorme costone di roccia si staccò dalla rupe con un fronte frana di 150 metri mettendo a rischio San Leo, borgo candidato a patrimonio UNESCO, antichissima località del Montefeltro con il Duomo del XII secolo e la fortezza che vide rinchiuso Felice Orsini oltreché luogo di passaggio di Dante e San Francesco. Il paesaggio è quello di Piero della Francesca. Era un anno fa e San Leo, in provincia di Rimini, diventò il simbolo del patrimonio artistico italiano minacciato dal dissesto idrogeologico. I geologi saranno proprio lì per constatare lo stato dell’arte a distanza di un anno. Lo faranno con la stampa con un’escursione senza precedenti nei luoghi della storia colpiti nel 2014 da un fronte frana di 150 metri.
Ed a San Leo il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano, illustrerà “un’anteprima sulle linee guida per la progettazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico – ha annunciato Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi – il cui documento è tuttora in fase di definizione nell’ambito dell’Unità di missione “Italia Sicura”. I geologi passeranno al setaccio monumenti ed area frana. Si inizierà domani, Venerdì 29 Maggio, con la convention in programma alle ore 10 e 30 al Palazzo Mediceo in Piazza Dante. Alle 15 i geologi saranno sul costone franato.
L’appello è chiaro: “L’attenzione per questo gioiello del nostro territorio non deve venire meno. Per questo è importante – ha affermato Gabriele Cesari, Presidente Geologi Emilia Romagna – che il Governo rispetti gli impegni assunti dal ministro Galletti il 2 marzo scorso e stanzi i 7 milioni e 800 mila euro chiesti dalla Regione per il proseguimento del monitoraggio e per il consolidamento della Rupe e di Fosso Campone. Allo stesso tempo siamo soddisfatti per i nuovi stanziamenti di 30 MLN € appena annunciati dal Ministro Galletti per interventi di prevenzione nella nostra Regione.
Il Borgo di San Leo, la sua rocca del XV secolo e le rupi rocciose immerse nelle coltri argillose formano un paesaggio di straordinaria bellezza, che ispirarono il pittore rinascimentale Piero della Francesca e che tuttora sono candidate a diventare patrimonio dell’Unesco. Per questo sono da tutelare e preservare con tutte le risorse disponibili. Quello che è stato fatto in questo anno, a seguito del crollo del 27 febbraio ’14 è un encomiabile esempio virtuoso di coordinamento tra Enti locali, a partire dall’Amministrazione Comunale, il cui sindaco Mauro Guerra è un geologo, fino ai Servizi Tecnici della Regione (che ha messo a disposizione fino ad ora oltre 1,5 milioni di euro per gestire l’emergenza ed approfondire gli studi, il monitoraggio e le analisi di stabilità della rupe), comprendendo l’importante apporto dei professionisti, dei volontari, di tutto il Sistema Regionale di Protezione Civile e degli Enti di Ricerca.
Per noi geologi San Leo è una sorta di “depandance romagnola” della nostra sede. Esemplifica quello che è il nostro pensiero in merito al tema del dissesto. Investire nella cura del territorio e nella prevenzione dei rischi naturali significa continuare ad assicurare al nostro Paese di godere della risorsa più preziosa di cui dispone: un patrimonio artistico e naturale unico al mondo”.
Geologi fondamentali nel contrasto al dissesto
“Non è sufficiente lo stanziamento delle risorse. I criteri di progettazione degli interventi di mitigazione saranno fondamentali – ha concluso Cesari – per garantire opere valide ed efficaci. Se la Regione vuole mantenere il suo prestigio in tema di Difesa del Suolo potrebbe essere la prima ad adottare questi criteri, anche attraverso le competenze dei geologi professionisti che stiamo preparando con eventi formativi come questo”
In anteprima le linee guida
Domani a San Leo ad un anno dalla frana ed a tre dal terremoto che colpì l’Emilia – Romagna, ci sarà un parterre di relatori di alto profilo. Alle ore 10 e 30 Convention dei geologi al Palazzo Mediceo di San Leo, in Piazza Dante al quale interverranno tra gli altri: Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gabriele Cesari, Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna, Mauro Guerra, sindaco di San Leo, Domenico Calcaterra, Consigliere Nazionale dei Geologi e Segretario della Federazione Europea dei Geologi, Paride Antolini, Consigliere Nazionale dei Geologi, Nicola Casagli, Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, Lisa Borgatti, Dipartimento di Ingegneria Ambientale dell’Università di Bologna.
Verranno resi noti importanti dati delle ricerche effettuate su San Leo. L’intero programma è su www.cngeologi.it
Il Comunicato Stampa in formato pdf