Sarà Napoli ad ospitare il Congresso Nazionale di tutti i geologi italiani

Dal rischio vulcanico al mercato delle professioni, dalla riforma universitaria allo sviluppo delle nuove energie.

 Peduto: “Il primo Congresso Nazionale che si aprirà al mondo esterno, alla società, alle istituzioni ed alla politica”.

Fabbri: “Per la prima volta avremo una rete che vedrà insieme geologi, mondo delle professioni, Università, Pubblica Amministrazione”.

Gli esperti si recheranno anche ai Campi Flegrei

“Sarà Napoli la città che ospiterà il Congresso Nazionale di tutti i geologi italiani. Un congresso diverso da quelli avvenuti in passato, un congresso che si rivolgerà soprattutto al mondo esterno, alla società, alle istituzioni ed alla politica”. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto. Dunque non solo scenderanno in campo tutti gli organi rappresentativi della categoria dei geologi ma anche il mondo delle professioni, delle Università, della Pubblica Amministrazione con dirigenti e funzionari. Un grande evento targato Ordini Regionali e Consiglio Nazionale dei Geologi con il patrocinio al momento del Ministero dell’Ambiente e della Difesa del Territorio, Consiglio Universitario Nazionale, Università degli Studi di Napoli Federico II, Ingv.  “E’ il primo Congresso Nazionale che fa rete. Un congresso che partendo dall’attuale situazione di crisi economica – ha proseguito Peduto –  dallo stato di dissesto del territorio, dai corsi di laurea non adatti alle attuali esigenze di una geologia moderna e ad una reale formazione del professionista geologo, da spazi ed opportunità della nostra professione sempre minori, punterà a costruire rapporti e sinergie tra mercato, università ed opportunità di lavoro”.

Come?

“Attraverso l’approfondimento delle esigenze del mercato stesso e il recepimento di tali esigenze nel mondo universitario – ha dichiarato Marina Fabbri, Coordinatrice della Commissione organizzatrice del Congresso e  Vice Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio – con lo scopo di formare un professionista preparato ad affrontare tutte le “applicazioni della geologia” nonché consolidando ed ampliando il ruolo del geologo attraverso idonee ed utili proposte di legge”.

Dunque un Congresso Nazionale a tutto campo  che non affronterà solo il tema del dissesto idrogeologico

“Avremo ben  12 tavoli di lavoro costituiti da esperti nei vari settori – ha concluso Fabbri – che partendo dalla situazione in ogni regione, svilupperanno documenti programmatici e proposte normative da inserire nelle agende politiche sui seguenti temi: Dissesti ed alluvioni, Rischio sismico, Risorsa acqua, Attività estrattive, Geotermia e rinnovabili, Università, Pianificazione, Bonifiche siti inquinati e discariche, Protezione civile, Professione e società, Progettazione geologica e progettazione geotecnica, Geositi, Geoparchi  & Geoturismo”.

Saranno centinaia di geologi da tutta Italia per il Congresso Nazionale di Napoli in programma dal 28 al 30 Aprile.

Al Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, Francesco Russo ed al Presidente del Consiglio Nazionale, Francesco Peduto il compito di  aprire i lavori congressuali. Sempre nella prima giornata saranno invitati esponenti del mondo della politica, dell’università e delle istituzioni. Nella mattinata del secondo giorno, attraverso sessioni parallele, i 12 tavoli illustreranno i documenti programmatici e le proposte normative elaborate. Nel pomeriggio si tornerà di nuovo in plenaria con risultati e proposte.

Ogni mattina briefing con la stampa sui vari temi trattati dal congresso ed il 30 briefing stampa dei geologi nel cuore dei Campi Flegrei.

Il Comunicato Stampa in formato pdf