“Oltre l’emergenza terremoto, la vera emergenza è la mancanza di conoscenza e di consapevolezza perché la vera prevenzione non può prescindere da un’azione sinergica e sistemica tra le istituzioni e il mondo delle professioni tecniche, inteso nelle sue diverse specificità ed esperienze”. Con queste parole, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Francesco Peduto apre a Bari il convegno organizzato dai geologi per richiamare l’attenzione sulla incessante richiesta di prevenzione e sicurezza.
“Molte sono le azioni che, a livello governativo, il Consiglio Nazionale dei Geologi ha attuato per promuovere quella cultura geologica che oramai non può più essere relegata, in secondo piano, rispetto alla pianificazione e allo sviluppo sostenibile” ha continuato Peduto. “Dal momento in cui, il cambiamento di un impianto normativo oramai inadeguato continua a non considerare, come dovrebbe, il sapere geologico come la strada maestra verso la messa in sicurezza del territorio” ha concluso il presidente del CNG.
Dopo i saluti iniziali del Presidente dei Geologi della Regione Puglia, Salvatore Valletta, che ha tracciato un quadro generale sulle criticità geologiche e normative regionali, l’incontro si è articolato in vari momenti di elevato interesse, in una sala gremita di tecnici ed amministratori.
Il dissesto idrogeologico in Puglia, come nella stessa città di Bari, costituisce un’emergenza non più trascurabile, come sottolinea Carla Tedesco, assessore all’Urbanistica e alle Politiche del territorio del comune di Bari. “È importante per le amministrazioni locali – ha dichiarato Tedesco – dotarsi di strumenti di pianificazione che diano risposte in termini di adattamento ai cambiamenti climatici e su un nuovo modo di declinare la questione ambientale. Quest’ultima pone l’attenzione sul territorio, sui problemi di pericolosità idraulica e su quelli che riguardano l’assetto idrogeologico dei territori e che richiedono politiche di lungo periodo e non soltanto interventi emergenziali”. Per l’assessore Tedesco, “bisogna ragionare in termini di prevenzione e di conoscenza del territorio” poiché “la pianificazione urbanistica nel passato ha avuto un carattere di grande astrattezza, disegnando interi nuovi quartieri in aree ad elevato rischio di pericolosità idraulica”.
Di messa in sicurezza e di prevenzione ha parlato anche il sindaco di Bari Antonio Decaro: “Abbiamo ancora tutti negli occhi e nella mente le immagini drammatiche dei crolli di interi paesi durante il forte sisma che ha colpito le comunità del centro Italia. Quelle immagini non devono rappresentare per noi solo il ricordo di una tragedia immensa, ma devono essere un monito per richiamarci alle responsabilità di amministratori che hanno il dovere di fare prevenzione sui propri territori perché quello che è accaduto non si verifichi più”. “È nostro dovere – ha proseguito il sindaco – avere rispetto del nostro territorio e saper porre dei limiti allo sviluppo urbano. In questi mesi la crudeltà della realtà ci ha messi di fronte alla fragilità del sistema Paese che deve rendere più stabile la filiera istituzionale per favorire gli interventi, ma anche e soprattutto per la prevenzione e il monitoraggio costante dei territori. In questo, i geologi, assieme alle donne e agli uomini della Protezione civile rappresentano un presidio fondamentale per le istituzioni e gli amministratori che hanno bisogno innanzitutto di avere informazioni chiare da trasmettere alle loro comunità”.
La protezione dell’ambiente, intesa in senso ampio, ha ampiamente caratterizzato la prima parte della giornata con un importante intervento del Direttore Generale dell’ARPA Puglia, Vito Bruno, che ha voluto evidenziare come “l’Agenzia regionale per la protezione ambiente sia sempre molto attenta ad intervenire su vari fattori destinati a garantire la massima cura e tutela dell’ambiente. Tra questi, ci sono gli elementi di prevenzione e tutti gli interventi che Arpa Puglia fa per la bonifica dei siti contaminati – ha detto Bruno – nonché quelli per individuare responsabili dell’inquinamento al fine di i soggetti che dovranno attuare le misure di riparazione e di ripristino ambientale. Si tratta di misure previste dal codice dell’ambiente e destinate ad estendersi anche in relazione a una particolare sensibilità ambientale per individuare fattori di contaminazione”. Il Direttore generale ha tracciato inoltre un importante quadro della normativa vigente sottolineando quanto sia “importante parlare di una nuova legge che, molti non conoscono, la numero 132/2016 che ricostruisce e riorganizza il ruolo delle agenzie ambientali in Italia sotto il coordinamento dell’ISPRA e che affida ruoli nuovi anche in materia di protezione civile e di prevenzione rispetto a eventuali situazioni di danno e sul consumo di suolo. Le ARPA diventeranno gli unici soggetti titolari di dati ambientali vincolanti per le pubbliche amministrazioni”.
La messa in sicurezza del territorio è il tema centrale dell’intervento di Ruggiero Mennea, Presidente del Comitato permanente regionale di Protezione civile. “La Regione Puglia sta facendo molto in termini di prevenzione e sicurezza” – ha evidenziato Mennea -. La Protezione Civile è una struttura virtuosa ma “necessita di procedure che non solo mettano a conoscenza di tutti i rischi che sono presenti nella nostra Regione ma anche quella di individuare gli strumenti integrati che devono essere attuati per mettere in sicurezza il territorio”. Il consigliere regionale pone l’attenzione sulla necessità di formare ed informare la popolazione: “Se i cittadini non conoscono i rischi, e non sanno come reagire a determinati rischi, non possono essere cittadini attivi e non possono rendersi utili. Noi puntiamo a formare gli enti pubblici, non solo gli amministratori pubblici, ma anche funzionari e dirigenti, scuole e tribunali. I cittadini devono essere protagonisti in questa fase”.
Parole che riassumono in maniera efficace il vero spirito dell’iniziativa, nella quale i geologi pongono ancora una volta le basi per la vera rivoluzione culturale da tanto auspicata che porterebbe il Paese all’avanguardia non solo nella gestione dell’emergenza, ma nella salvaguardia delle popolazioni e del patrimonio edilizio, storico ed architettonico.
Il comunicato stampa in formato pdf