Dissesto idrogeologico in Puglia, i geologi in audizione

Calcagnì: “Individuare i punti di criticità e rimuoverli ai fini della mitigazione del rischio”

Valletta: “Un coordinamento forte con il coinvolgimento dei Comuni per un approccio sistemico al fine di affrontare il dissesto idrogeologico”.

“C’è la necessità di verifiche periodiche in situ delle condizioni di officiosità del reticolo idrografico, con individuazione dei punti di criticità e loro rimozione ai fini della mitigazione del rischio, senza escludere possibili delocalizzazioni di alcuni interventi antropici incompatibili”. Lo ha affermato Giovanni Calcagnì, consigliere nazionale dei geologi, partecipando oggi a Bari, in Regione, all’audizione presso la V^ Commissione Consiliare “Ambiente-Assetto del Territorio”, presieduta dal Consigliere Donato Pentassuglia sull’emergenza in seguito all’evento meteorologico eccezionale del 7 e 8 ottobre che ha interessato l’arco ionico occidentale e l’area salentina in generale ed in particolar modo i territori di Ginosa, Castellaneta, Laterza e Palagianello in provincia di Taranto.

È stato poi evidenziato che la lunga serie di alluvioni che sempre più frequentemente stanno interessando la Puglia (Gennaio 2003, settembre 2003, novembre 2004, ottobre 2005, marzo 2011, settembre 2011, ottobre 2012, ottobre 2013 per citare solo i più importanti), anche in ragione delle modificazioni dei trend climatici, rende non  più rinviabile un vero e proprio piano regionale di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico nell’ambito del piano regionale di protezione civile. È stato infine sottolineato che gli eventi meteo anche eccezionali avvenuti non giustificano l’attuale totale assenza di manutenzione idrogeologica del reticolo delle vie d’acqua, e che spesso proprio la mancata manutenzione trasforma un evento meteorologico più o meno intenso in una catastrofe idrogeologica.

“Abbiamo comunicato la disponibilità fornita al Comune di Ginosa – ha affermato Salvatore Valletta, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia – nell’ambito del Protocollo di Intesa con la Regione Puglia, per sopralluoghi ed interventi dei geologi professionisti finalizzati a sostenere le attività monitoraggio post-evento anche al fine di evidenziare con l’ufficio tecnico comunale e con la protezione civile particolari criticità sul territorio. Inoltre è importante un coordinamento forte e deciso, con il coinvolgimento dei Comuni, che possa assicurare un approccio sistemico nell’affrontare il rischio idrogeologico anche attraverso campagne di informazione ed educazione finalizzate ad assicurare alla popolazione la corretta informazione sulle procedure da adottare in caso di emergenza”.

I geologi hanno evidenziato la necessità di aggiornare la cartografia ufficiale geologica alla scala 1:50.000, presupposto indispensabile per fare adeguate valutazioni riguardanti il rischio idrogeologico, e di istituire anche in Puglia il Servizio geologico regionale quale organo amministrativo tecnico-scientifico consultivo e di coordinamento al servizio della comunità e degli Enti locali.

Il Comunicato stampa in formato pdf