Non più necessario il ricorso a ditte “certificate” per le indagini in situ

Non più necessario il ricorso a ditte “certificate” per le indagini in situ

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha pubblicato un comunicato in cui si dichiara che le autorizzazioni per le indagini e prove in sito, rilasciate fino ad oggi secondo i criteri della Circolare n.7619/2010, non sono più cogenti, e che, pertanto, gli incarichi di indagini e prove in sito potranno essere affidati anche a Ditte prive di tali autorizzazioni.

Il Commento del CNG:

Alla fine è arrivata. “…nelle more di eventuali nuovi provvedimenti legislativi – le autorizzazioni per le indagini e prove in sito, rilasciate fino ad oggi secondo i criteri della Circolare n.7619/2010, non siano (non sono! ndr) più da considerare cogenti”.

Prendiamo perciò atto con soddisfazione che “…pur ribadendo con forza la convinzione di questa Amministrazione che il prelievo in qualità dei campioni di terreno nonché l’esecuzione in qualità delle prove in sito abbiano un ruolo imprescindibile nelle fasi di progettazione esecuzione e controllo di opere ed interventi sul territorio”, alla fine anche il Servizio Tecnico Centrale, presso la Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, abbia cambiato opinione.

Mentre corre l’obbligo di sottolineare che nessuno ha mai messo in discussione che il lavoro, qualsiasi lavoro, debba essere eseguito garantendo livelli di qualità adeguati siamo convinti che solo l’intervento di veri esperti di geognostica possano, nello specifico, garantire quella qualità; così come siamo certi che le imprese di geognostica ed i colleghi geologi che, che a vario titolo, interverranno nei cantieri metteranno in campo tutta la sapienza e l’esperienza necessarie per offrire un servizio all’altezza della situazione.

A questa ricerca di qualità tutti sono chiamati a dare il proprio contributo, da una parte aggiornando le proprie conoscenze specifiche e dall’altra segnalando agli Ordini territoriali o allo stesso Consiglio Nazionale comportamenti che dovessero essere in contrasto con questa indicazione.

La qualità dei mezzi operatori e delle indagini geognostiche nonché il prelievo dei campioni, le analisi di laboratorio, dall’estrazione del campione alla prova specifica, l’efficienza dei macchinari di prova, le prove in situ, dovranno prima di tutto superare il vaglio rigoroso della Direzione Lavori che, ove affidata ad un Geologo, non potrà, né dovrà prescindere da questi suggerimenti contrastando con durezza la presenza, sul mercato, di pressapochisti avventati ed autoreferenziali. 

Il Comunicato del Consiglio Superiore dei LL.PP. in formato pdf