Ancora una volta, nelle Marche, la pioggia sta facendo danni incalcolabili

 

Farabollini: “Ancora una volta, nelle Marche, la pioggia sta facendo danni incalcolabili. Ma dopo gli ultimi eventi del novembre 2013, del dicembre 2013 e dal febbraio 2014, cosa è stato fatto?”

Nelle Marche il dissesto idrogeologico si attiva appena dopo poche gocce di pioggia. Stiamo pagando perché non si sta facendo nulla di serio e programmatico, nulla che favorisca la qualità e l’efficacia degli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e come al solito non si parla mai di prevenzione”.

“Molte zone delle Marche, soprattutto quelle dell’anconetano e del maceratese sono state nuovamente colpite da fenomeni alluvionali che hanno causato ingenti danni economici e questo non è più tollerabile. La situazione è molto grave per l’esondazione del Misa e per la situazione dell’Esino che, pur essendo sotto controllo, comunque non lascia sperare. Nel maceratese la situazione è analoga. Oltre all’entroterra, anche le zone colpite dall’alluvione del novembre scorso tornano a subire forti danni”. Chiare le dichiarazioni di Piero Farabollini, Consigliere Nazionale dei Geologi che è delle Marche.

“Il mondo geologico italiano attraverso il Consiglio Nazionale dei Geologi denuncia da anni il forte degrado idrogeologico del nostro territorio – ha concluso Farabollini –  ma gli appelli finiscono quasi sempre inascoltati. Basta andare indietro nel tempo di pochissimi anni per verificare che il territorio marchigiano ha dovuto subire più volte eventi disastrosi, legati a precipitazioni meteoriche  definite “anomale”; tutto questo non può tuttavia dare l’alibi ad una inesistente pianificazione e programmazione territoriale. Stiamo pagando perché da allora non è stato fatto nulla di serio e programmatico.

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