Superstite scuola Jovine diventa geologo. Dino Di Renzo rimase per ore sotto le macerie di San Giuliano

Frequentava la quinta elementare e sopravvisse al crollo della scuola a San Giuliano di Puglia. In Primavera Dino Di Renzo, ragazzo molisano, conseguirà la Laurea Triennale in Geologia.

Di Renzo: “Ho dato anni della mia vita per studiare Geologia ed ho studiato per dare agli altri la possibilità di conoscere. Ho fatto una scelta di vita: diventare geologo per difendere il territorio ed i cittadini. Vorrei che ci dessero la possibilità di farlo in Italia”.

Domani – Sabato 17 Gennaio – Ore 10 – Campobasso – Auditorium  ex Palazzo Gil – Via Milano

Convention dei geologi con 200 studenti del Molise  e con loro ci sarà Dino.

I Geologi lanceranno il Piano Nazionale per la prevenzione con un Concorso che coinvolgerà le scuole primarie e secondarie di primo grado.

Interverrà tra gli altri: Gian Vito Graziano – Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi

“Rimasi più di 6 ore sotto le macerie del crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia. Era  il 31 Ottobre del 2002. Avevo 10 anni e frequentavo la quinta elementare. Oggi ho fatto una scelta di vita: diventare geologo. In Primavera, a distanza di poco più di 12 anni da quel giorno, conseguirò la Laurea Triennale in Geologia, presso l’Università La Sapienza di Roma”.  E’ il racconto di Dino Di Renzo, sopravvissuto al crollo della scuola nel 2002.  Dino è molisano e domani Sabato 17 Gennaio sarà con la sua gente. All’Auditorium ex Palazzo Gil di Campobasso, in Via Milano,  Dino parlerà ai ragazzi di oggi, classe dirigente del futuro. “Ho fatto una scelta di vita: diventare geologo per difendere il territorio, per difendere i cittadini e portare la geologia in tutte le case – ha proseguito Di Renzo – farla conoscere per far capire  a tutti cosa è il georischio, cosa è un terremoto. Tutti devono conoscere, sapere e tutti hanno diritto ad essere informati. Allo stesso tempo dobbiamo far comprendere l’importanza di tutelare e valorizzare anche il grande patrimonio geologico italiano. In Italia abbiamo il mondo”. Dino ha parlato del suo futuro. “Purtroppo temo che dopo gli studi sarò costretto ad andare all’estero. Ma sono italiano e vorrei rimanere in Italia. Vorrei – ha concluso Di Renzo – che ci dessero finalmente la possibilità di fare i geologi in patria, difendere il territorio, i cittadini. Abbiamo grandi ricercatori che purtroppo anche nel campo della geologia sono costretti a lavorare all’estero. Ho dato  anni della mia vita per studiare  Geologia ed ho studiato per dare agli altri la possibilità di conoscere”. Per Dino non è stato facile il percorso ma nella vita tutto si può fare.

Il Consiglio Nazionale dei Geologi porterà il tema della prevenzione dai geo–rischi, le Scienze della Terra, la Geologia in tutte le aule e lo farà con il Primo Concorso Nazionale riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado “AVUS per San Giuliano di Puglia”. AVUS è l’Associazione Vittime Universitarie del Sisma, costituita dai genitori degli studenti “caduti” a L’Aquila nel terremoto del 6 Aprile del 2009. Il Concorso è stato ideato ed organizzato da AVUS, CNG, Fondazione Centro Studi del CNG, con il patrocinio del MIUR. I geologi entreranno nelle aule per spiegare ai bambini, ai ragazzi, cosa è un terremoto, come comportarsi in caso di un’emergenza e lo faranno con il linguaggio dei ragazzi.

“I geologi continuano incessantemente il loro lavoro di disseminazione della cultura della prevenzione che va al di là degli interessi di categoria – ha affermato Piero De Pari, Segretario del CNG – nell’interesse esclusivo del Paese, dei cittadini e della salvaguardia delle vite umane. La presunta ottimizzazione delle risorse economiche mediante azioni non dettate da logiche di  prevenzione e rispetto dell’ambiente fisico, si è rivelata nel lungo periodo disastrosa: i costi degli interventi post evento dal 1944 al 2012 in Italia per terremoti, frane ed alluvioni (Primo rapporto Ance-Cresme) è pari a 242,5 miliardi di € di cui ben il 75% riguarda i terremoti (181 mld di €), mentre per mettere in sicurezza il territorio (piano di sicurezza e manutenzione del territorio del Ministero dell’Ambiente) sarebbero bastati e servirebbero 1.2 miliardi di € all’anno per 20 anni”.

In Molise 70 % degli edifici adibiti a scuole è sismicamente inadeguato.

“Il patrimonio edilizio scolastico della regione Molise è, difatti, perfettamente in linea con la media nazionale: circa il 70% degli edifici adibiti a scuole è inadeguato – ha dichiarato Domenico Angelone, Presidente Geologi Molise  –  sotto il profilo sismico. Un dato allarmante che acuisce il dolore per quelle perdite di giovani vite che questo Paese non avrebbe dovuto consentire.

Per questi motivi l’auspicio dei promotori dell’iniziativa è che il grido di allarme venga finalmente ascoltato, oltre alla certezza che le nuove generazioni sapranno far tesoro degli errori del passato, senza mai dimenticare, anche nei momenti di “calma apparente”.

Il Comunicato stampa in formato pdf