“Macerie dentro e fuori”: il libro per la prevenzione arriva a Roma

Braccili: “A Roma “Macerie dentro e Fuori” un libro che doveva essere una delle tante pubblicazioni. Nel corso degli anni si è trasformato nel pensiero degli ‘ultimi’che non avevano voce e che oggi lottano per la prevenzione”.

D’Oriano: “L’Aquila ci ha insegnato l’importanza della prevenzione, sebbene le Nuove Norme Tecniche approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non rispondano ai criteri di sicurezza”.

Il 26 Marzo – “L’Aquila a Roma” – tutti i sindaci – i sopravvissuti – nel cuore politico dell’Italia . Interverrà anche il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli.

“L’Aquila ci ha insegnato l’importanza della prevenzione sia nella pianificazione territoriale, scegliendo luoghi ed aree a più basso rischio sismico attraverso studi geologici specifici, nelle costruzioni antisismiche, sebbene le Nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni , approvate recentemente dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non rispondano appieno a questi criteri per me fondamentali e cioè ai criteri di sicurezza”. Lo ha affermato Vittorio D’Oriano, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG.

“Ma L’Aquila insegna anche per tutto ciò che è avvenuto dopo il sisma  – ha proseguito D’Oriano –  quando nell’opera di ricostruzione, di realizzazione degli alloggi, gli imprenditori avidi e professionisti interessati oltre che sprovveduti hanno di fatto consentito che si sprecasse denaro pubblico. C’è un profilo etico, il cui valore dobbiamo ribadire anche dopo questa tragedia ma che purtroppo sembra non registrare riscontri come dimostrano le recentissime vicende”. L’Aquila dunque sarà a Roma nell’evento voluto dal CNG il 26 Marzo al Campidoglio al quale interverranno il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, i sopravvissuti al terremoto, i genitori degli studenti morti a L’Aquila,  il sindaco Massimo Cialente, tutti i sindaci del cratere, parlamentari, ambasciatori dei paesi stranieri.

Il libro che mai nessuno ha voluto pubblicare

“L’editore rinunciò alla stampa di “Macerie dentro e Fuori” mentre la gente comune cominciò ad avvicinarsi al messaggio – ha affermato l’autore, il giornalista Umberto Braccili –  che l’Associazione Vittime Universitarie del Sisma (AVUS)  lanciava:  essere un tassello di un mondo migliore dove la prevenzione è al primo posto. Oggi questo libro è stato presentato in tutta Italia. Il tipografo ha stampato gratis quel grido, un po’ rabbia, un po’ denuncia. Ho capito che quella “mensa del dolore” alla quale i genitori mi hanno invitato mi ha aperto il cuore. Io ho ceduto tutti i miei compensi per il lavoro perché  un figlio, morto sotto le macerie, costa anche da morto. Bisogna scavare tra i risparmi, loro che erano tutti monoreddito, per gli avvocati i periti, anche per le marche da bollo da apporre sui carteggi giudiziari e dal 2014 l’AVUS, con il Consiglio Nazionale dei Geologi ha voluto premiare un giovane geologo autore di studi sulla prevenzione sismica.

Nel libro c’è  la storia di 13 ragazzi scomparsi la notte del 6 aprile del 2009 e soprattutto ci sono documenti che ricostruiscono il come siano andati i fatti”.

Grazie a questo libro, scritto dal giornalista Umberto Braccili, è  nato il Premio di Laurea istituito dal Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e dall’AVUS e dalla Fondazione Centro Studi del CNG.

“Il libro “Macerie dentro e Fuori” è nato per scrivere con l’inchiostro su pagine bianche che  per quello che era successo – ha affermato Sergio Bianchi, papà di Nicola e Presidente AVUS – quella maledetta notte esistevano responsabilità  oggettive. La mancata comunicazione intorno al possibile pericolo e quelle case di burro venute giù in un secondo  poi diventate le prime bare di giovani che avevano solo voglia di studiare per poi imporsi nel mondo del lavoro.

Dal 2010 abbiamo girato mezza Italia per promuovere il libro e raccogliere fondi. Siamo stati invitati, ad esempio, all’interno di una multinazionale con ingegneri che dopo il lavoro ascoltarono prima e acquistarono dopo. Una sera in provincia di Napoli “ci siamo esibiti in piazza” tra un karaoke e l’estrazione della lotteria. Anche li tante copie con offerta libera ma sempre sostanziosa.  Abbiamo parlato in tante scuole e durante alcuni convegni. Poi l’incontro con l’ordine dei geologi, un fortunato incontro. Ci siamo incrociati  “tra i tasselli” che ognuno ha portato ma tutti parlavano di un mondo migliore e voglia di prevenzione. E’ nato il premio Avus che da due anni ci porta nelle facoltà di geologia e quest’anno anche nelle scuole elementari e medie perché abbiamo allargato gli orizzonti del premio. E allora la mensa è sempre quella, piena di dolore ma anche di speranza che il libro affida alle giovani generazioni”.

Il Comunicato Stampa in formato pdf