Terre e rocce da scavo: la 13° Commissione del Senato approva parere sull’Atto del Governo n. 279

La Rete Professioni Tecniche ha seguito l’iter parlamentare del provvedimento inerente all’Atto del governo n. 279 recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo fin dalla sua presentazione, nello scorso mese di novembre, all’attenzione del Consiglio dei Ministri.

Lo scorso 13 aprile , la 13° Commissione del Senato ha approvato il parere inerente all’Atto del governo n. 279 e recepito come condizioni le proposte della RPT.

In allegato:

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La disciplina semplificata della gestione delle terre e delle rocce da scavo è stata l’oggetto dell’audizione della Rete delle Professioni Tecniche presso la 13° Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali del Senato. I professionisti tecnici apprezzano lo sforzo del legislatore ma propongono al testo alcuni emendamenti migliorativi.

Si è tenuta il 15 marzo 2016, presso la 13° Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali del Senato, l’audizione della Rete delle Professioni Tecniche in merito alla bozza di regolamento di riordino e semplificazione della disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, nell’ambito del Decreto Sblocca Italia.

La delegazione era composta da Andrea Sisti – Segretario Tesoriere della RPT e Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Francesco Violo – Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi, Tomaso Munari – Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici, Pasquale Salvatore – Consigliere del Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati.

“La Rete – ha affermato Andrea Sisti, Segretario Tesoriere della RPT e Presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali – giudica con favore l’ottimo lavoro svolto dalle autorità competenti, che rende possibile raccogliere in un’unica norma quanto attualmente contemplato in materia da un frammentato ed eterogeneo complesso normativo. Tuttavia, abbiamo riscontrato l’omissione, nell’attuale testo, di alcune specifiche tecniche alle quali abbiamo proposto di ovviare attraverso una serie di precisi emendamenti”.

“Attualizzare la legislazione tecnico-scientifica italiana – ha aggiunto Tomaso Munari, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici – rispetto alle norme europee è fondamentale per un approccio corretto alla disciplina delle terre e delle rocce da scavo”.

“Apprezziamo molto lo sforzo del legislatore – ha detto Francesco Violo, Consigliere Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi – ma al tempo stesso riteniamo che il testo sia migliorabile attraverso sostanziali modifiche e integrazioni per quanto attiene agli aspetti geologici e idrogeologici dei siti di intervento”.

“Le specifiche proposte dalla RPT, sul versante dell’inquadramento territoriale e topocartografico – ha concluso Pasquale Salvatore, Consigliere del Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati – sono finalizzate alla redazione di piani di utilizzo di maggior dettaglio, a garanzia della salvaguardia ambientale”.

Nel corso dell’incontro, i professionisti tecnici, tra l’altro, hanno proposto la modifica dell’articolo 2 che fissa a 100 mg/kg il contenuto massimo di amianto per terre e rocce da scavo. La RPT ha chiesto una riformulazione del limite a 1000 mg/kg, corrispondente alla soglia prevista per le sostanze e miscele non pericolose, sulla scorta della normativa nazionale europea.

Un’altra modifica proposta dalla Rete, relativa all’articolo 5, è quella inerente al deposito intermedio delle terre e delle rocce da scavo che, a parere dei professionisti tecnici, deve essere costituito da materiale conforme alla classe di destinazione d’uso urbanistica del sito. Infine, per quanto riguarda il piano di utilizzo delle terre e delle rocce generate da cantieri di grandi dimensioni, la Rete ha chiesto che questo possa essere aggiornato alla scadenza dei termini di durata e che non ne sia limitato il numero di modifiche.

Roma, 15 marzo 2016