Le professioni dell’area tecnica rafforzano la loro collaborazione lanciando un nuovo organismo, aperto, oltre alle tradizionali categorie aderenti al PAT, anche agli architetti. Obiettivo: studiare e proporre soluzioni concrete per lo sviluppo del Paese.
E’ nata oggi la “Rete delle professioni tecniche”. L’istituzione mette assieme gli architetti con gli altri professionisti dell’area tecnica, tradizionalmente riuniti nel PAT (ingegneri, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari, chimici, tecnologi alimentari, dottori agronomi e forestali). L’obiettivo è quello di mettere assieme risorse, competenze e organizzazione, al fine di offrire nuove concrete proposte per lo sviluppo del Paese.
La firma dell’atto costitutivo è stata apposta oggi presso la sede del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. I Consigli Nazionali dei singoli organismi che rappresentano i circa 600 mila professionisti dell’area tecnica hanno sottoscritto lo statuto, al cospetto del Notaio Giuseppe Celeste.
“Le forze in campo sono ormai schierate e siamo consapevoli che grazie all’apporto del sapere e della professionalità di ciascuno possano arrivare soluzioni positive, frutto della concertazione e del confronto tra chi ha davvero a cuore il futuro del Paese Italia”. Con queste parole i rappresentanti dei professionisti tecnici italiani hanno salutato il varo del nuovo organismo.
La “Rete delle professioni tecniche” si propone come interlocutore privilegiato e strategico in grado di rappresentare in forma unitaria gli obiettivi e le proposte di tutti i professionisti tecnici italiani. Si tratta di un importante approdo cui si giunge dopo un intenso e fruttuoso confronto cui s’è dato vita, per esempio, in occasione della recente riforma delle professioni. Un approccio che consente alle professioni dell’area tecnica di proporsi alle istituzione come interlocutore credibile.
Roma, 26 giugno 2013
Il Comunicato Stampa in formato pdf