Conferenza Stampa Nazionale dei geologi italiani

 

Graziano: “Azzerati i finanziamenti per la ricerca di base, chiuderanno metà delle scuole di dottorato. Non vengono rimpiazzati i docenti che vanno in pensione e le Scienze occupano uno spazio marginale nei programmi scolastici. Questo in un Paese con 35 disastri sismici in 153 anni e dove il patrimonio edilizio storico comprende il 65% del costruito. Durante la conferenza stampa nazionale di San Benedetto del Tronto  illustreremo alla stampa il pacchetto di proposte al Governo Renzi”.

Conferenza Stampa dei geologi italiani – Mercoledì 10 Settembre alle ore 12, presso la sede del Comune di San Benedetto del Tronto.

 Il modello San Benedetto

 Gaspari: “Dopo 8 anni  di lavoro la maggior parte dei plessi scolastici di competenza comunale ha  visto significativamente elevati gli standard di sicurezza, in molti casi raggiungendo il pieno adeguamento alle norme sismiche”.  

“Fin dal suo insediamento, l’Amministrazione comunale si è impegnata ad investire risorse per ridurre il più possibile il rischio sismico per l’edilizia scolastica. In questa impegnativa opera di adeguamento delle strutture abbiamo dedicato fondi comunali e siamo riusciti ad intercettare anche fondi statali per oltre 1 milione di euro. Il risultato è che oggi, dopo otto anni di attenzione su questo fronte, la maggior parte dei plessi di competenza comunale ha visto significativamente elevati gli standard di sicurezza, in molti casi raggiungendo il pieno adeguamento alla normativa”. Lo ha affermato Giovanni Gaspari, Sindaco di San Benedetto del Tronto e proprio dalla nota città marchigiana, regione duramente colpita dal terremoto qualche anno fa, il Consiglio Nazionale dei Geologi lancerà le proposte al Governo in materia di messa in sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici, di prevenzione. Durante la Conferenza stampa Nazionale, in programma presso la sede del Comune di San Benedetto del Tronto, Mercoledì 10 Settembre alle ore 12,  non solo Rischio Sismico ma anche Rischio Idrogeologico e Georisorse per il rilancio economico dell’Italia. I geologi dunque lanciano il modello San Benedetto del Tronto, dove si sono registrati importanti interventi di edilizia scolastica e non solo.

“Anche se non direttamente correlato al superamento del rischio da terremoti, vorrei anche rilevare l’importantissimo intervento di messa in sicurezza del sottosuolo del Paese alto – ha proseguito Gaspari –  l’antico incasato cittadino caratterizzato dalla presenza di grotte e cunicoli che ne mettevano seriamente in pericolo la stabilità. Il lavoro, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e che ha visto l’apporto determinante di geologi appositamente incaricati, è ormai alle battute finali e per la città è un altro sospiro di sollievo da poter tirare.

Senza dimenticare poi l’attività di protezione civile, anch’essa affinata nel corso degli anni tramite l’organizzazione di un attivo ed entusiasta gruppo di volontari che operano sotto il coordinamento della Regione Marche e l’approvazione e il costante aggiornamento di un piano di protezione civile che ha visto applicazione in diverse esercitazioni.

Allarme dei Geologi

Ma a lanciare un forte allarme è Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi . “Sono azzerati i finanziamenti per la ricerca di base, dovranno chiudere la metà delle scuole di dottorato, non vengono rimpiazzati i docenti che vanno in pensione ed è più che marginale la posizione delle Scienze nei programmi scolastici. Durante la Conferenza Stampa Nazionale in programma a San Benedetto del Tronto illustreremo alla stampa – ha proseguito Graziano – il nostro pacchetto di proposte sul Rischio Sismico e per mettere in sicurezza l’Italia. Nel nostro Paese, dal 1861 ad oggi abbiamo avuto 35 disastri sismici, ovvero terremoti con elevato ed esteso impatto distruttivo in media uno ogni 4 – 5 anni, con gravi danni a 1560 località, fra cui 10 città capoluogo. Il patrimonio edilizio storico nel nostro Paese comprende oltre il 65% del costruito attuale. L’Italia è ricca di monumenti, centri storici, ma anche di catastrofi naturali che producono morte e devastazione, dove, mentre si continua a morire sotto i colpi di terremoti neanche particolarmente severi, ma ora persino sotto i colpi di forti temporali, si discute senza mai entrare nell’essenza e nel rigore dei problemi per tentare di risolverli.

Una storia sismica, quella italiana, che avrebbe dovuto portare ad investire in cultura geologica, a configurare politiche che si pongano l’obiettivo prioritario di mettere in sicurezza le nostre case, le nostre scuole e i nostri uffici, a programmare strategie di comunicazione verso i cittadini affinché imparino a convivere con il rischio.

Sono passati cinque anni dal terremoto che sconvolse L’Aquila e l’Abruzzo, ne sono passati due da quello dell’Emilia Romagna, due eventi così drammatici accaduti nell’era della comunicazione, che avevamo erroneamente creduto che avrebbero finalmente posto le basi per una efficace politica di prevenzione sismica, pur nell’incapacità tutta italiana di pianificare azioni e strategie.

Ben due mesi dopo il terremoto dell’ Emilia – Romagna, qualcuno in Parlamento voleva portare in Aula l’ennesimo condono edilizio. 

Ci aspettavamo una politica che avrebbe dovuto e saputo dosare gli interventi necessari e che soprattutto avrebbe dovuto e saputo compiere passi importanti verso una sempre auspicata, ma mai compiuta, svolta culturale.

Invece stanno chiudendo molti corsi di laurea e gli stessi dipartimenti di Geoscienze, Si tratta di un problema non solo accademico o culturale, ma anche sociale, ambientale ed economico”.

Ben 600 geologi arriveranno a San Benedetto del Tronto per partecipare alla Convention Nazionale sui Terremoti e la Prevenzione, in programma al Palariviera di San Benedetto del Tronto l’11 ed il 12 Settembre. Previste le presenze di Franco Gabrielli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, Stefano Gresta, Presidente dell’INGV,  Bernardo De Bernardinis, Presidente dell’ISPRA.   

Il Comunicato Stampa in formato pdf