Dissesto idrogeologico: parte l’operazione di protezione civile preventiva in tutta Italia

Graziano : “Ben 6 milioni gli italiani a rischio . Redigeremo Piano di risanamento idrogeologico” 

Orifici : “Lavoro di squadra per promuovere l’attuazione dei presidi territoriali in tutto il Paese formando nel contempo al meglio i geologi per le emergenze”.

“Ben 6 milioni di  persone , in Italia , vivono in zone ad alto rischio idrogeologico e 1.260.000 sono gli edifici a rischio frane e alluvioni di cui 6122 scuole e 531 ospedali. Sono dati del Consiglio Nazionale dei Geologi .  Abbiamo istituito una apposita Commissione, di cui e’ presidente il consigliere Paolo Cappadona , per redigere la proposta di un Piano di risanamento idrogeologico e di difesa del suolo, alla quale parteciperanno anche ricercatori e professori Universitari . La proposta verra’ trasmessa al Ministro Corrado Clini e alle Comissioni Ambiente della Camera e del Senato”. Lo ha dichiarato in questi minuti , Gian Vito Graziano , Pesidente del Consiglio Nazionale dei Geologi .

Ma proprio in queste ore il CNG rilancia con forza un’altra operazione, quella di promozione dei presidi territoriali in tutta Italia. 

“Prevenzione a tutto campo. Dunque riconoscendo nei presidi territoriali idrogeologici un valido strumento di previsione e prevenzione, ancorché già testato, stiamo svolgendo insieme alle commissioni di Protezione Civile  degli Ordini Regionali un minuzioso lavoro per promuoverne in tutta Italia l’attuazione formando nel contempo al meglio i geologi per la gestione di situazioni emergenziali“. Lo ha annunciato Michele Orifici , Presidente della Comissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG)   dando il via ad un’operazione  senza precedenti  in difesa della vita e del territorio italiano . 

“ Con l’arrivo delle nuove piogge, al manifestarsi di nuove alluvioni ci si ritrova a ribadire stessi concetti, ad inseguire emergenze, a far la conta di danni e vittime.

Continuiamo a rappresentare in ogni sede l’esigenza di definire una nuova Legge sulla difesa del suolo, serve una semplificazione normativa nelle procedure di risanamento del territorio – ha proseguito Orifici – ma le risposte che rileviamo sono ad oggi insoddisfacenti sia per l’assente o scarso avanzamento di proposte legislative specifiche sia per gli insufficienti investimenti destinati alla prevenzione.  Ci sono delle piccole eccezioni  ma dobbiamo fare in modo che l’eccezione , in questo caso, diventi la regola.

Il territorio è la più grande infrastruttura, la sua salvaguardia non può più aspettare,  non è più possibile prescindere dall’attuazione di misure rigide e ragionate finalizzate a garantire ad ampio raggio adeguati interventi nell’ottica di un concreto cambio di rotta. Solo quando la cultura della emergenza sarà radicalmente sostituita da quella della prevenzione potremo ritenerci soddisfatti”.

Geologi pronti a presentare proposte concrete.

“La recente Legge 12 luglio 2012 n. 100 ha riordinato il sistema di protezione civile in Italia.  Con questa Legge, infatti, gli uffici di Protezione Civile avranno, tra l’altro, l’essenziale e delicato compito di pianificare ogni azione per la salvaguardia della popolazione – ha proseguito Orifici –  di presidiare il territorio, di individuare le criticità presenti, di studiare i rischi incombenti, di ampliare e di dettagliare costantemente ogni elemento utile alla pianificazione di protezione civile;attività che richiedono competenze specifiche nel campo dei rischi idrogeologici e naturali in genere e che necessitano di precise misure normative di agevolazione economica. È auspicabile, nell’ottica della efficace e invocata prevenzione, un intervento concreto da parte del nostro Governo, dichiarandoci nel contempo disponibili a fornire proposte per la definizione di specifiche norme”.

Disponibili a tutte le iniziative dirette alla difesa del suolo

“Siamo disponibili a tutte le iniziative di Governo dirette alla difesa del suolo ed alla salvaguardia dei cittadini, ma proprio per questo non possiamo non denunciare  – ha concluso Michele Orifici  – che, ancora una volta, qualcuno in Parlamento abbia pensato ad un ennesimo condono edilizio.

Mentre le forze sane ed illuminate di questo Paese si interrogano su come mettere fine alle violenze sul territorio, su come fare manutenzione, su come mettere in sicurezza cose e persone, c’è ancora qualcuno che finge di non aver capito che l’abusivismo e l’illegalità sono stati tra le cause principali dello scempio del nostro territorio, con i conseguenti conteggi di danni, distruzioni e lutti”.

 

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