A 30 anni dalla tragedia di Stava la pubblicazione di un testo inedito

 

D’Oriano: “La tragedia della Val di Stava è tutta attribuibile all’uomo, alla sua arroganza. Non dobbiamo farla dimenticare. Il 23 Giugno un testo inedito a Milano ed il 15 Luglio geologi da tutta Italia a Stava”.

Dovera: “Morirono 268 persone, molti lombardi eppure è un dramma italiano dimenticato. Nel testo i documenti originali delle varie Società che nel tempo si sono succedute nella proprietà della Miniera di Prestavel e gli Atti processuali”.

“La tragedia della Val di Stava con i suoi 268 morti è tutta attribuibile  all’uomo, alla sua ignoranza, alla sua irresponsabilità, alla sua cupidigia, alla sua superficialità e anche alla sua arroganza.  Saremo a Milano prima e proprio sui luoghi della morte dopo, per dire che un popolo senza memoria è un popolo senza futuro.  Perdere la memoria è perdere la speranza”. Lo ha affermato Vittorio D’Oriano, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG. Il 23 Giugno in conferenza stampa i geologi presenteranno un testo scritto inedito su quanto accadde a Stava ed il 15  Luglio  geologi provenienti da tutta Italia saranno proprio sui luoghi della tragedia. Un ricordo voluto fortemente dal Consiglio Nazionale dei Geologi e dalla Fondazione Centro Studi del CNG.

Erano le 12 e 22 minuti e 55 secondi del 19 Luglio del 1985. I due bacini di decantazione della miniera di Prestavel ruppero gli argini e 160.000 metri cubi di fango alla velocità di 90 chilometri orari, si abbatterono sull’abitato di Stava, piccola frazione del Comune di Tesero ( Trentino). I morti furono 268, molti erano lombardi. I corpi di 13 persone non sono stati mai più ritrovati. Il procedimento penale si concluse nel 1992 ma la vicenda umana è tutta aperta .  A distanza di 30 anni, il geologo Daria Dovera che all’epoca del processo  fu perito di parte civile ha deciso di riportare alla luce quanto accadde a Stava e lo fa con la pubblicazione di  “Stava – Incultura Imperizia Negligenza Imprudenza”. Per la prima volta, con una conferenza stampa del Consiglio Nazionale dei Geologi, si presenterà il libro – dossier sulla più grande tragedia italiana del dopo Vajont. Tutto questo accadrà a Milano il 23 Giugno.  “ E’ una tragedia dimenticata. Il ricordo del disastro di Stava – ha dichiarato Dovera –  nonostante sia uno dei disastri peggiori che si siano verificati in Italia dopo la frana del Vajont, permane vivido nella memoria di pochi.

Nel tempo sono state prodotte alcune pubblicazioni che si sono concentrate sulla spiegazione scientifica delle cause del crollo dei bacini di decantazione degli sterili della Miniera di Prestavel e che hanno contribuito ad arricchire la letteratura nazionale ed internazionale del settore.

A trent’anni di distanza dai fatti, il volume intende  ravvivare la memoria e stimolare la riflessione sui comportamenti personali e professionali attraverso la ricostruzione delle azioni e delle scelte che hanno portato all’ideazione, alla realizzazione, alla gestione e infine al crollo dei bacini di decantazione.

Il volume lo fa, oggettivamente, attraverso i documenti originali delle varie Società che nel tempo si sono succedute nella proprietà della Miniera e gli Atti processuali prodotti nei diversi gradi del Procedimento Penale che ha visto giudicati e condannati sia i Tecnici delle Società sia i Tecnici delle diverse Amministrazioni Pubbliche cui era affidato il controllo dei bacini stessi. Morirono centinaia di cittadini della Lombardia e dunque in loro ricordo presenteremo il libro a Milano”.

La miniera di Prestavel si trovava alle pendici del monte Prestavel e fu sfruttata dal XVI secolo. Nel 1961 venne costruito il primo bacino di decantazione per il materiale di scarto della miniera. Nel 1969 fu costruito un secondo bacino di decantazione a monte del primo.

Il Comunicato Stampa in formato pdf