Briefing stampa di geologi sui crateri dei Campi Flegrei

TRA IL RIBOLLIRE DEI GAS E LE FUMAROLE I GEOLOGI ILLUSTRERANNO IL BRADISISMO

SAREMO SUI LUOGHI DEI PIU’ IMPORTANTI FENOMENI VULCANICI NELLA  STORIA DELL’UOMO

SABATO 30 APRILE ALLE ORE 11.00 – CAMPI FLEGREI

PER LA STAMPA CHE VERRA’ DA FUORI PARTENZA DA ROMA ALLE ORE 8.00 e RIENTRO IN PRIMA SERATA

Entreremo in un vulcano “vivo”, saremo lì e vedremo tutte le sue ricchezze e caratteristiche geologiche, lo faremo in tempo reale con i geologi ed in luoghi altamente  spettacolari quali i crateri del vulcano più misterioso AL MONDO: I CAMPI FLEGREI. Misterioso perché è in questi luoghi che Virgilio ha ambientato l’Eneide e misterioso perché la mitologia in questi posti la si respira come l’aria, ma misterioso anche perché  non è un vulcano conosciuto dall’opinione pubblica quanto il Vesuvio ma sicuramente pericoloso quanto il Vesuvio. Conferenza stampa dei geologi proprio lì: nei crateri dei Campi Flegrei per un briefing stampa senza precedenti durante il quale gli esperti approfondiranno tutti gli aspetti riguardanti i georischi vulcanici. ENTREREMO NEL VULCANO, VEDREMO LA FUORIUSCITA DEI GAS ED IL LORO RIBOLLIRE E TERREMO il BRIEFING STAMPA IN UN’ATMOSFERA DANTESCA ACCOMPAGNATA DALLE FUMAROLE CHE CARATTERIZZANO I CAMPI FLEGREI.  “Sarà un’ occasione unica, irripetibile, per filmare e vedere – ha dichiarato Lorenzo Benedetto, Consigliere Nazionale dei Geologi – e farlo con i geologi entrando nei crateri dei Campi Flegrei”. Dunque davvero un evento mediatico.

“Da un punto di osservazione completo avremo l’intera visuale panoramica sui Campi Flegrei – ha dichiarato  Giuseppe Doronzo, membro della Commissione Organizzatrice del Congresso Nazionale dei Geologi Italiani e consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania – con l’illustrazione geologica degli esperti, dell’importante fenomeno del bradisismo. Vedremo da vicino la Bocca Grande, al cui interno si condensano alcuni Sali contenuti nel vapore tra cui il realgar, il cinabro e l’orpimento che danno una colorazione giallo rossiccia alle rocce circostanti. Nell’alto Medio Evo erano attive ben 40 stazioni termali. C’è un pozzo, che vedremo, costruito nell’800 per estrarre allume dall’acqua emunta dalla sottostante falda a circa 10 metri di profondità. Noi lo vedremo. Due antiche grotte furono poi scavate, sempre nell’800 ai piedi della montagna che sovrasta la Solfatara per i trattamenti termali e ci saremo. Con i geologi la stampa vivrà un’emozione unica”. Mai prima c’era stata una conferenza stampa dei geologi sui crateri di questo vulcano monitorato e studiato la cui ultima eruzione risale a ben 500 anni fa.

“I Campi Flegrei sono un campo vulcanico che occupa principalmente un’area situata ad Ovest del centro urbano della città di Napoli, quest’ultimo incluso. L’attività vulcanica flegrea – ha dichiarato il geologo Vincenzo Morra del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli –   è stata caratterizzata da un gran numero di eruzioni a carattere principalmente esplosivo, che hanno dato origine a numerosi edifici vulcanici prevalentemente monogenici, responsabili della messa in posto di abbondanti volumi di depositi piroclastici, cui si aggiunge un numero molto più esiguo di eventi effusivi, rappresentati da sporadiche colate e duomi di lava di dimensioni ben più limitate. Sono generalmente considerati parte integrante del vulcanismo flegreo anche i prodotti delle vicine isole di Ischia e Procida, accomunati ai prodotti flegrei dell’area “continentale”. Il vulcanismo flegreo continentale è comunemente suddiviso sulla base del riconoscimento di due eventi eruttivi principali, i cui depositi da sempre hanno rappresentato degli ottimi marker stratigrafici per la ricostruzione dell’evoluzione geologica dell’area. Evoluzione che vedremo durante il briefing stampa.

Il primo di questi eventi è rappresentato dall’eruzione dell’Ignimbrite Campana (IC), il più catastrofico degli eventi esplosivi documentati nell’area Mediterranea negli ultimi 200 mila anni”.  Sarà l’evento mediatico che concluderà il Primo Congresso Nazionale dei Geologi, in programma a Napoli dal 28 al 30 Aprile alla presenza del Ministro , Gianluca Galletti.

Ben 39.000 anni fa il materiale eruttato coprì la RUSSIA

“L’eruzione, risalente a circa 39.000 anni fa, fu accompagnata da un esteso collasso calderico che diede origine alla caldera dei Campi Flegrei. Tale eruzione fu caratterizzata dalla messa in posto di  abbondanti – ha proseguito Morra – depositi piroclastici da caduta e da flusso dalla composizione essenzialmente trachitica (più raramente fonolitica), che andarono a ricoprire un’area che dai Campi Flegrei si estende fino al Mediterraneo orientale e, nelle sue propagini più periferiche, fino alla Russia. Il secondo evento è l’eruzione del Tufo Giallo napoletano risalente a 15.000 anni fa. Osserveremo tali depositi e sarà per davvero una grande opportunità per entrare nel cuore di un vulcano attivo, tra i più pericolosi al Mondo vista la elevata urbanizzazione dell’area. Il vulcanismo recente dei Campi Flegrei viene comunemente suddiviso in epoche di attività, intervallate da periodi di generale quiescenza. E’ caratterizzato da almeno 37 eventi esplosivi, il più energetico dei quali sarebbe rappresentato dall’eruzione delle Pomici Principali (vulcano di Astroni). Degna di attenzione anche l’eruzione di Agnano-Monte Spina (4100 anni).

L’ultima eruzione ai Campi Flegrei data al 1538 con il Monte Nuovo (Vedremo le tracce lasciate da queste eruzioni e discuteremo sul “campo” insieme ai geologi).

IL PRESS TOUR CHIUDERA’ IL PRIMO CONGRESSO NAZIONALE DI TUTTI I GEOLOGI ITALIANI CHE VEDE INSIEME TUTTI GLI ORDINI REGIONALI DEI GEOLOGI ED IL CONSIGLIO NAZIONALE DEI GEOLOGI. UN GRANDE EVENTO DAL 28 AL 30 APRILE A NAPOLI

Il Comunicato Stampa in formato pdf